La Roma di Ranieri fino al 2013

Rassegna Stampa – Il Messaggero – L’umore, inutile negarlo, non è dei migliori. Tuttavia Ranieri guarda avanti, pronto al rilancio. Del resto su questa squadra ha scommesso sia un anno fa – quando sostituì Spalletti dopo appena due giornate di campionato – che all’inizio di questo mese. Accompagnato dall’avvocato Grassani, il tecnico ha infatti incontrato la proprietà gettando più di qualche base per il rinnovo contrattuale di un accordo che altrimenti scadrebbe nel prossimo giugno. Non c’è ancora l’ufficialità, servirà un altro incontro (imminente) ma il più è fatto: Ranieri si legherà alla Roma sino al 2013. In realtà potrebbe esserci anche l’opzione per il terzo anno ma c’è da considerare che il club è in vendita e non è un caso che il termine che si è dato la banca per trovare il nuovo acquirente è appunto un biennio. Un segnale importante soprattutto nei confronti del gruppo, in un momento dove qualche scricchiolio comincia ad essere avvertito. E’ stata un’estate particolare quella vissuta dal tecnico che in molti casi si è visto costretto a far buon viso a cattivo gioco.

Prima di partire per le vacanze, era ben consapevole che la campagna di rafforzamento sarebbe stata difficile. Pradè è stato bravo ad anticipare la concorrenza per Adriano e Simplicio ma senza budget (e con l’input di diminuire il monte-ingaggi) ha visto il suo raggio di azione molto limitato. Proprio per questo motivo, eccezion fatta per Burdisso del quale ha chiesto il riscatto, Ranieri ha preferito stilare una lista di rinforzi più per ruolo che per nome. Partendo dal presupposto che l’idea era (ed è) di giocare con il modulo 4-4-2, ha chiesto calciatori di fascia: un quasi-titolare sulla destra che si giocasse il posto con Cassetti, un vice-Riise, un esterno che sapesse alternarsi con Taddei e un vice-Pizarro. Per il sostituto del cileno si era pensato in un primo momento a Cristiano Zanetti: l’arrivo di Mihailovic alla Fiorentina ha però bloccato la trattativa. Poco male, si è detto a Trigoria: questo ruolo sarà di Simplicio. Come terzino destro, invece, gli sarebbe piaciuto riavere Caceres con lui ai tempi della Juventus. Pradè ci ha provato offrendo al Barcellona la formula del prestito più diritto di riscatto fissato a 6 milioni (rateizzabili in più anni). Il calciatore (ricordiamo che eravamo a giugno, con ancora tre mesi di mercato) inizialmente ha dato il suo assenso al trasferimento, per poi irrigidirsi quando ha sentito la parola ‘prestito’. In un secondo momento la modifica della normativa sugli extracomunitari ha chiuso ogni tipo di discorso, non permettendo nemmeno l’acquisto (praticamente definito) dell’argentino Rodriguez.

Anche in questo caso Ranieri ne ha preso atto, accettando il rientro dal Siena di Rosi. Sul vice-Riise, il tecnico ha detto sì alle tre possibilità che gli sono state prospettate: in primis Bellini, poi Rodriguez e infine Gobbi. Se l’atalantino rimane in stand-by anche in questi ultimi giorni di mercato insieme al parmense Castellini, dell’argentino abbiamo già detto. Su Gobbi, pur non essendo molto convinto (lo ritiene troppo offensivo: lui invece avrebbe bisogno di un terzino di ruolo) ha dato l’ok all’operazione. Da qui il suo stupore, più che disappunto, per il trasferimento del laterale al Parma. Ora, dopo aver avallato l’operazione Burdisso Jr. e aspettando quello senior, non gli resta che sperare in Behrami, propostogli ad inizio giugno. Oltre al mercato, a convincerlo poco in questa lunga estate c’è stato anche il capitolo legato alle amichevoli: voleva pochi incontri ma di livello che gli consentissero di valutare la vera condizione della squadra. Alcune gare (Pescara, Grosseto) soprattutto alla luce di imminenti trasferimenti aerei (vedi Atene) se li sarebbe risparmiati. Nonostante le difficoltà, è comunque pronto a ripartire. Lo ha ricordato ieri alla squadra, mostrandosi entusiasta e spronando il gruppo a reagire, dopo la delusione di sabato nella Supercoppa. Non vuole vedere volti tristi o rassegnati. E’ consapevole, infatti, di avere una rosa di primo livello e che questa stagione si prospetta a dir poco importante. La prima, di un triennio, che lo vedrà ancora alla guida della Roma.

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8 commenti su “La Roma di Ranieri fino al 2013”

  1. la cosa che più mi urta è arrivare sempre all’ultimo giorno di calciomercato per acquistare e cedere..è una sofferenza!cmq credo che alla fine oltre a castellini spenderanno qualche altro soldino per gli altri di cui si parla(berhami e un maledetto centrale difensivo)..Però tipo Cerci?possibile che non riusciamo a venderlo?cioè è cosi strònzo che se ne va davvero a parametro zero?!non dico tanto ma un paio di milioni almeno ce li dovevamo fare!

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  2. non capisco perchè etichettare le persone in vincenti e non! L’anno scorso ha preso una squadra a 0 punti dopo la terza di campionato e l’ha portata a giocarsi lo scudetto per l’ultima mezz’ora di campionato! Non capisco proprio

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  3. io, invece, in attesa di una nuova proprietà, non allungherei troppo il contratto al mister. Se, come mi auguro, arrivasse uno sceicco o chi per lui, punterei su un tecnico vincente (magari Ancelotti)

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  4. Sono contento del mister, possiamo aprire un ciclo che sia vincente il più possibile.

    Ora la cosa che ci manca è un proprietario ricco. Chissà quanto dovremo attendere ancora…

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