Rassegna Stampa – Corsport – Si potrebbe dire che è il giorno di Burdisso,  Nicolas. Ma ci rendiamo conto che rischieremmo di essere perlomeno  ripetitivi. Di giorni di Burdisso, Nicolas, ce ne sono stati già  parecchi, troppi, senza poi che si arrivasse alla soluzione  auspicatata da Burdisso, Nicolas, e la Roma. Cioè il trasferimento a  titolo definitivo del difensore argentino in giallorosso. Meglio  allora ridimensionare e dire che tra stasera e domani mattina andrà in  scena un nuovo incontro tra Marco Branca e Daniele Pradè, gli uomini  mercato di Inter e Roma, per cercare di trovare un punto di incontro che  possa soddisfare tutti.
INCONTRO – Incontro, questo si può azzardare tenendo conto che  il mercato sta entrando nella sua fase conclusiva, che sarà sicuramente  importante per capire se Claudio Ranieri avrà il“ bandito”che ha messo  al primo posto delle sue priorità per la sua prima, autentica, Roma.  Incontro a cui molto probabilmente parteciperà anche il procuratore  dell’argentino, Fernando Hidalgo. I numeri fin qui fatti sono chiari e  stranoti: la Roma ha offerto cinque milioni, la richiesta dell’Inter è  partita da dieci per scendere intorno agli otto, comunque ancora una  distanza notevole. Da quello che filtra dalla sede dell’Inter, la  società nerazzurra non sarebbe intenzionata a fare eccessivi ulteriori  sconti, per quagliare, insomma, servirebbe un ulteriore rilancio da  parte della Roma. Solo che questo rilancio, pure qui da quello che ci  risulta, al momento il ds Daniele Pradè non può farlo se non proprio  minimo minimo, comunque insufficiente a soddisfare le richieste  interiste. Come fare, allora? Le strade sono due: 1) Burdisso rivede i  numeri del contratto quadriennale sul quale da tempo è d’accordo con la  Roma e quello che nei quattro anni e quello che la società  giallorossa, nel caso, risparmia, viene spostato sul cartellino; 2) la  Roma inserisce nel contratto una serie di bonus maggiorati e piuttosto  garantiti che, dopo dodici mesi, garantiscano all’Inter un nuovo cash. Ci sarebbe, come in tutte le cose, una terza via, cioè l’inserimento di  un giocatore come parziale o totale contropartita, ma al momento  entrambi le parti smentisconoquesta terza opzione.
DONI – All’improvviso, il Manchester City. Sì, proprio quello dove non sanno dove mettere i soldi. Il fatto è che Givern, la passata stagione titolare, titolare del Trap con l’Irlanda, quest’anno retrocesso da Roberto Mancini in panchina e, quindi, addio Manchester su precisa richiesta del portiere. Sarà accontentato, ma al Mancio ora serve un dodicesimo, avendo deciso di puntare forte su Hart. E Doni è uno dei tre-quattro giocatori che sono nella lista dell’allenatore italiano. Oltre al giallorosso, di sicuro ci sono anche Sorrentino e Rubinho. Ieri tra Manchester e Roma c’è già stato un contatto telefonico. Il club inglese preferisce una soluzione per il semplice prestito, la Roma considerando che dall’altra parte del tavola c’è l’emiro, propende di più per la cessione con l’obiettivo di incassare due-tre milioni.
CESSIONI – Tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima, comincerà a sfoltirsi il gruppo dei partenti. Si può dare ormai per fatto il trasferimento in prestito di Faty all’Aris Salonicco. Stesso discorso per Greco al Padova. E dopo la Supercoppa, Andreolli sarà ceduto al Chievo per una cifra vicina al milione di euro.
 
					
