Roma avanti adagio, 4-1 nel test con l’Alto Adige

Rassegna Stampa – Corsera – Quattro gol (a uno) della Roma nel secondo test, quello con l’Alto Adige, che gioca in Lega Pro. Ranieri conferma il tridente Totti-Adriano-Vucinic (a segno i primi due) e si dice abbastanza soddisfatto: «Sono solo prove tecniche, adesso dobbiamo migliorare soprattutto sul piano della velocità»

Da tredici a quattro (gol) in otto giorni. Nell’amichevole di Riscone, seconda dopo quella conclusa con la scorpacciata di reti rifilata a una selezione di dilettanti, la Roma rallenta e trova il modo – almeno per un’ora – di far fare una bella figura al Sud Tirol Alto Adige, formazione neopromossa in Lega Pro Divisione Uno. Poi si sveglia e prende il sopravvento, sbloccando l’equilibrio, creato dai gol di Totti e Cascone, con Adriano, che in precedenza aveva fallito un calcio di rigore, Menez e Okaka. Poco attendibile soprattutto lo spezzone finale di gara perché, a un quarto d’ora dalla fine, Claudio Ranieri ha sostituito in blocco tutta la squadra, schierata senza i malconci Julio Sergio, Cassetti, Pizarro e Simplicio.

Il tridente è stato confermato, stavolta con Menez in panchina e molte seconde e terze linee titolari come Cicinho, Andreolli e Barusso. Il rodaggio dei giallorossi procede così, tra esperimenti più o meno riusciti (come quello di Adriano defilato sulla fascia) nonostante Ranieri non ravvisi alcun passo indietro rispetto al primo test: «Non mi aspettavo più di quel che ho visto. Potevamo essere più rapidi nella circolazione di palla, ma l’importante è che nessuno si sia fatto male. I carichi di lavoro e la temperatura rigida ci hanno un po’ condizionati, gradualmente arriveremo a un livello di condizione fisica apprezzabile. Queste partite servono anche per provare diversi ragazzi che ci possono servire nella prossima stagione».

Segue una disamina sulla forma degli attaccanti: «Adriano ha un fisico possente e deve lavorare molto, è normale che non possa produrre le stesse accelerazioni di Vucinic, che invece mi sembra già in condizione. Il brasiliano vuol ricostruirsi una verginità sportiva, dai suoi occhi tristi si vede che ha sofferto molto, ma non mi stupisce che il suo ambientamento proceda per il meglio, grazie all’accoglienza dello spogliatoio».

Sul tridente dice: «Sono prove tecniche di trasmissione, abbiamo quattro attaccanti emolte soluzioni da attuare. Ho sentito parlare di un utilizzo di Menez alla Sneijder: oggi non ha giocato e in ogni caso non è così. Lui può agire in ogni ruolo e il suo arretramento a centrocampo è funzionale alle prove del pre-campionato».

Ranieri chiude con una precisazione sul lavoro atletico di questi giorni: «C’è meno corsa lunga e più lavoro atletico: questa è la mia filosofia e spero possa darci risultati positivi, come è accaduto nella mia carriera con Juve e Parma. Nessuno riesce a far correre la squadra dodici mesi, è inutile sovraccaricarla di fatica in questa fase».

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