Totti-Adriano sempre in gol

Rassegna Stampa – Il Romanista – Seconda uscita stagionale per la formazione giallorossa, e seconda vittoria. Stavolta gli avversari sono più forti rispetto alla selezione Riscone- Brunico: il Sud Tirol è una neopromossa in Lega Pro Prima Divisione, e la Roma per almeno un’ora soffre abbastanza. Probabilmente nonostante la preparazione sia meno pesante rispetto al passato, i calciatori giallorossi cominciano a sentire le fatiche del ritiro, arrivato ormai al suo nono giorno. Finisce 4-1 grazie ai gol di Totti, Adriano, Menez e Okaka ma il risultato diventa rotondo solamente nel finale perché per tre quarti abbondanti di gara la formazione giallorossa non riesce a trovare il ritmo giusto, anzi. In alcuni frangenti, soprattutto in difesa, la formazione di Ranieri balla parecchio. Rispetto alla prima uscita stagionale Ranieri rinuncia inizialmente a Menez, Rosi, Simplicio (alle prese un problema ad un’unghia) e Perrotta mentre non rinuncia ai tre lì davanti, ancora alla ricerca dell’intesa migliore. In mezzo al campo c’è Barusso nel ruolo di playmaker e già questo basterebbe a spiegare perché la Roma non è riuscita quasi mai a fare possesso palla. Adriano è ancora indietro rispetto ai compagni ed è sembrato più appesantito rispetto alla prima uscita.
 

Ranieri lo ha tenuto in campo per 75 minuti in cui lo ha spostato su tutto il fronte d’attacco: è partito a destra, poi è passato a sinistra prima di finire in mezzo da vero e proprio centravanti. La sua posizione preferita, se non fosse che in quel ruolo c’è Francesco Totti, che difficilmente gli lascerà spazio. Dovrà essere bravo Ranieri a trovare l’alchimia giusta, e per il momento il tridente con l’Imperatore spostato sulla fascia non sembra essere la soluzione migliore. Quando la condizione fisica del brasiliano migliorerà se ne potrà riparlare. Nonostante tutto, però, Adriano ha trovato il gol nel secondo tempo, si è conquistato (e sbagliato) un calcio di rigore e soprattutto ha fatto vedere un impegno che deve essere interpretato come il miglior segnale per il futuro. Totti è andato a segno anche ieri dimostrando, nel caso ce ne fosse bisogno, che lui è in grado di mantenere la media di un gol a partita che ha tenuto lo scorso anno prima dell’infortunio, qualunque sia l’avversario. Ieri ha sbloccato il match dopo venti minuti con un gran gol dalla distanza. Poi, quattro minuti dopo, da vero capitano ha lasciato ad Adriano la possibilità di fare gol lasciandogli calciare un rigore che lo stesso Imperatore si era conquistato con una bella azione personale. La conclusione del brasiliano, di interno sinistro, è debole e il portiere Mair devia in angolo. Alla mezz’ora del primo tempo il pareggio dell’Alto Adige. Calcio d’angolo dalla sinistra, Cascone anticipa tutti e batte Lobont. Un gol da palla ferma che ha messo in evidenza l’imbarazzo di Andreolli (che a fine partita a Roma Channel ha dichiarato: «Mi sento parte integrante del gruppo e in giallorosso sto bene») e di Mexes, che ha fatto un passo indietro rispetto alla prima uscita.

Molto bene, invece, Mirko Vucinic che ha il solo difetto di essere poco concreto ma che dal punto di vista fisico è il più in forma della squadra e da quello tecnico non è mai stato in discussione. Il montenegrino può giocare in tutte le posizioni del tridente mantenendo un rendimento costante, e questo non può che essere un vantaggio per lui rispetto ad Adriano. Sono bastati invece pochi minuti a Jeremy Menez, entrato alla mezz’ora del secondo tempo e sempre nel ruolo di interno a centrocampo, per trovare la via del gol: lo ha fatto su calcio di punizione a quattro minuti dalla fine. A segno anche Okaka, sotto gli occhi di mamma Doris, che allo scadere ha fissato il risultato sul 4-1.

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