Le 5 giornate dello scudetto

Rassegna Stampa – (Gazzetta dello Sport) – Tutto dice Roma oggi. Se persino tra molti tifosi interisti serpeggia la paura di aver perso lo scudetto, vuol dire che la squadra di Ranieri è in pole position per lo sprint finale. Su questo non si può discutere, perché la classifica parla ancora più chiaro di quanto sembri. Il vantaggio sull’Inter è di 2 punti, non 1, perché in caso di arrivo alla pari la Roma sarebbe campione d’Italia grazie agli scontri diretti: 1-1 a San Siro, 2-1 all’Olimpico. La grande forza dei giallorossi è il morale a livello altissimo, a patto che questa forza non si trasformi in un limite. La Roma, e soprattutto l’ambiente che la circonda, non deve commettere l’errore che ha condizionato l’Inter: credere di avere già vinto. Fiato corto E’ vero che Ranieri può essere considerato il vincitore morale di questo scudetto, ma a questo punto non può accontentarsi degli applausi perché ha il diritto di pensare anche al risultato finale. E siccome non è un presuntuoso, sa benissimo che le difficoltà arrivano adesso, perché la squadra non dovrà avere il braccino, o semplicemente, il fiato corto come nel finale della partita contro l’Atalanta. Ma soprattutto Ranieri sa che la Lazio è il peggior avversario in questo momento. E anche se battesse la Lazio, come all’andata, non sarà facile poi vincere le altre quattro partite che aggiunte alle ultime 5 allungherebbero a 10 la serie da 3 punti: obiettivamente un’impresa nell’impresa per una squadra che è già andata oltre ogni previsione. Ecco perché non andrà poi sottovalutata la Sampdoria in corsa per la Champions, e tantomeno Parma, Cagliari e Chievo. Perché la Roma ha perso uno scudetto, nel 1986, con il Lecce già retrocesso.

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