Coppe europee, resta in gioco soltanto la Roma

L’Italia calcistica esce con le ossa rotte dal turno degli ottavi di finale delle massime competizioni europee, palesando un gap tecnico notevole con i top team dei maggiori campionati europei. Solo la Roma di Fonseca riesce a salvarsi grazie a una doppia sfida giocata alla grande contro lo Shakhtar, con qualificazione già  ipotecata all’andata, e legittimata ieri sera con un’altra prestazione di livello.

Per i giallorossi si apre un periodo molto intenso e difficile tra coppa e campionato, ma a Trigoria si guarda ai prossimi match con fiducia. Prima di tutto c’é da riprendere a marciare in campionato dopo il brutto stop di domenica a Parma, e il big match nel posticipo contro il Napoli dirà  cose importanti nella lotta per un posto Champions per la prossima stagione. E ad aprile concentrazione massima anche sui quarti di Europa League contro l’Ajax, per provare a riportare in Italia un trofeo che manca da tantissimi anni.
Ma andiamo a ripercorrere quello che é successo in questo turno europeo per le altre squadre italiane.

Juventus

La vera delusione di questi ottavi di finale é rappresentata senza dubbio dall’inopinata eliminazione della Juventus contro il Porto di Conceià§à£o. Dopo il rosso a Taremi e la doppietta di Chiesa i bianconeri avevano la qualificazione a portata di mano, ma con una gestione scellerata di alcune situazioni (vedi punizione che ha portato al secondo gol dei dragàµes) sono riusciti a farsi buttare fuori. Un po’ come avere un lauto bonus casino online a disposizione e sprecarlo tutto in una volta con una giocata senza senso. Per una squadra cosa blasonata e con quel tipo di esperienza nella massima competizione calcistica a squadre europea, questo é inaccettabile, ed é normale che sia Pirlo che le punte di diamante juventine siano state messe sotto accusa. La Champions resta un tab๠da sfatare, e dopo anni di dominio in Serie A, la Juve rischia di uscire a mani vuote da questa stagione.

Lazio

Inutile girarci troppo attorno, i biancocelesti non avevano chance di qualificazione contro i campioni del mondo, ma il rammarico é quello di essere partiti per Monaco con un passivo scoraggiante, maturato al termine di una gara in cui i ragazzi di Inzaghi sono tramortiti dalle geometrie e dalla corsa delle giovani realtà  bavaresi. Nonostante la sconfitta, nella gara di ritorno la Lazio ha dimostrato di non essere la squadra brutta vista nei primi 90′, ed ha abbandonato la Champions a testa alta. Per Immobile e compagni testa subito al campionato per agguantare quel quarto posto ancora possibile.

Atalanta

Anche l’Atalanta non partiva coi favori del pronostico contro il Real Madrid, e dopo la sconfitta dell’andata maturata nei minuti finali, gli uomini di Gasperini sono volati nella capitale spagnola alla ricerca dell’impresa. Purtroppo contro questo tipo di squadre per avere qualche chance bisogna giocare al massimo delle proprie possibilità , cercando di limitare al massimo gli errori, e lo svarione di Sportiello ha di fatto spianato la strada ai blancos. La dea ci ha provato, senza mai dare l’impressione di poter giocare come sa, contro una squadra lontana dai fasti del passato, ma che ha della qualità  nella rosa e che a livello fisico é sembrata pi๠on point rispetto ai nerazzurri.

Milan

In casa rossonera dopo il pareggio acciuffato in extremis da Kjaer c’era la consapevolezza di potersi giocare la qualificazione alla pari contro una squadra forte come lo United. La gara di ieri ha confermato un certo equilibrio, ed é stata decisa dalla giocata del singolo, quel Paul Pogba che quando vuole sa essere ancora determinante. L’ingresso di Ibra nel finale ha riacceso le speranze, ma il rammarico di Pioli é senz’altro quello di essere arrivato a uno scontro cosa importante con gli uomini contati. Per il Milan non resta che rialzare la testa per provare la rincorsa impossibile ai cugini nerazzurri. 

Condividi l'articolo: