Ranieri: “Possiamo arrivare in fondo a tutto”

Claudio Ranieri ha incontrato a Trigoria, alla vigilia di Roma-Catania, quarto di finale di Tim Cup. Ecco alcuni passaggi della conferenza stampa del tecnico della As Roma.

Le condizioni di Luca Toni.
“Sembrerebbe meno grave del previsto. Adesso è andato a fare un’ecografia di controllo e poi vedremo”.

Contro la Juventus la differenza l’ha fatta la mentalità?
“Non lo so. Penso solo alla mia squadra che deve avere questo tipo di atteggiamento sempre, in ogni seduta di allenamento. Io dico sempre: come ti alleni poi giochi. Dopo aver preso gol dovevamo attaccare con tutte le nostre forze”.

Le sue squadre non mollano mai. Questo è dovuto alla condizione atletica o alla mentalità?
“Tutte e due. Ci vogliono innanzitutto i giocatori, i principali attori sono loro”.

Più bello vincere contro la Juventus o il derby?
“Sono stati sei punti messi in classifica. La vittoria ha sempre un buon sapore. Avendo conosciuto l’amaro il dolce lo si riconosce subito. Però dobbiamo ricordarci di quando mandavamo giù bocconi amari”.

Tra i convocati non ci sono Totti e Vucinic. Problemi post-Torino?
“Si. Di Francesco lo sapevo, per questo non volevo farlo giocare. Ha bisogno di recuperare non è pronto per fare tre partite settimanali. Mirko ha preso un po’ di botte e ha rimediato acciacchi vari. Ho bisogno di gente che corre perchè il Catania sta attraversando un gran momento. Domani sarà una gara difficile”.

Ci può essere il rischio di troppa euforia?
“Significherebbe che non siamo ancora squadra. Una squadra forte deve ripulire in fretta il cervello e ripartire subito. Se non saremo concentrati non andremo avanti in Coppa Italia e invece noi vogliamo arrivare in finale”.

Totti dice che Ranieri è un Mazzone moderno, ma con la stessa tigna.
“Mi fa piacere, siamo romani”.

Motta andrà al City?
“Non parlo mai di mercato, aspettate e vedrete”.

Le era mai capitato un’accoglienza come quella di Fiumicino dopo una semplice vittoria?
“No, non me la ricordo. Mi tolgo subito dalla testa le soddisfazioni. I tifosi sono stati un po’ troppo caldi. Però meglio calorosi che incavolati neri”.

Cosa si aspetta domani da Menez se dovesse scendere in campo?
“Che faccia Menez. Se dovesse giocare e facesse se stesso sarei l’uomo più felice del mondo”.

Fa poche sostituzioni.
“Non vedo le statistiche. Quando le cose vanno bene non faccio sostituzioni. Se non ho la sicurezza che cambiando, le cose vadano bene lo stesso, preferisco non cambiare”.

Roma fisicamente al top. Quanto può durare?
“Mi auguro fino alla fine”.

Adesso siamo nel clou del curvone di cui parlava. La Roma come ci arriva?
“La Roma sta entrando in piena velocità, nella curva fatidica di cui avevo già parlato, a questo punto non dobbiamo sbandare”.

Questo è un organico che può lottare su tre fronti?
“L’organico è idoneo”.

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