Rosella Sensi, presidente della As Roma, parla della sua società e non nasconde tutta la soddisfazione per il momento d’oro della Roma. Grandi apprezzamenti al gruppo ed al proprio allenatore.
E’ un valore aggiunto di questa squadra il fatto che ci siano molti romani?
“Sì, è un plusvalore. Da molti è giudicato un problema, che possa condizionare le prestazioni. Lascio giudicare agli altri”.
Riise e Mexes sembrano due romani.
“Sì. Tutti e due sembrano romani nonostante gli accenti. E’ importante perché non solo crea sensi di appartenenza, ma ricade anche sulle giovanile”.
Anche lei è cambiata negli ultimi mesi.
“Sono diventata madre, ma non penso sia questo. A volte ascoltare le critiche aiuta. Si cambia, si cresce. Ma anche in passato sono state prese decisioni importanti. Ci deve essere garbo e stile, senza creare tensioni. Se riusciamo a parlare in maniera civile il calcio ne trae beneficio”.
Rimpiange il fatto di aver iniziato la stagione con Spalletti?
“Le responsabilità me le prendo tutte. Però il destino ha voluto che venisse Ranieri. Credo molto nelle fatalità”.
Il Liverpool è in difficoltà. Sogna un ritorno di Aquilani?
“Alberto è un patrimonio della Roma che purtroppo è andato via. Non lo so, non si sa mai. Ma questa non è una promessa, perché in questo momento non è una cosa fattibile”.
Investirà sui giovani?
“Sui giovani investiamo sempre, soprattutto su quelli del vivaio. Ci sono ragazzi molto interessanti”.
Taddei e Perrotta sono rinati.
“Considerarli finiti è stato affrettato. Hanno fatto tantissimo per questa squadra”.
Taddei andrà via?
“E’ un grande calciatore ed è normale che interessi a grandi club. Sono quasi certa che Rodrigo resti alla Roma. Con lui ci siamo messi d’accordo nel discutere del suo contratto alla fine del mercato di gennaio”.