De Rossi non va da nessuna parte. Personalmente ci metterei la mano sul fuoco anche se in quel di Madrid offrono cifre altamente superiori a quelle che a casa nostra possiamo anche immaginare. Per alcune persone non conta solo il denaro o almeno continuo a sperarci. Da Trigoria piovono smentite da più fronti sui rumors che vogliono il ricco Real Madrid a caccia del nostro vicecapitano e, insieme a Totti, simbolo di quello che per i tifosi è la stessa Roma.
Il Real ha sempre giocato sporco, dall’alto dei suoi miglioni di capitale, propone ai giocatori simbolo di vendersi a loro, ci sono quasi sempre riusciti, vedi Kaka simbolo e grande amore del Milan. Ma, sono sicuro, De Rossi e Roma sono un binomio che non si scioglierà tanto facilmente.
Dalla spagna però non mollano il colpo e, il quotidiano spagnolo As insiste su una presunta trattativa puntanto tutto sulle difficoltà economiche del club giallorosso. Perez ha dichiarato che: “sarebbe un magnifico rinforzo per la prossima stagione” e che la Roma potrebbe “dover vendere alcuni dei suoi migliori giocatori per ossigenare i suoi conti“.
Signor Perez, vendere De Rossi non è vendere “uno dei migliori giocatori della Roma” è vendere l’anima della Roma. Capito il concetto?