La nostra bella gioventù

okaka roma

Uno 0-3 così, improvvisato, semplice, puro, senza fatica e senza paura. Uno 0-3 soprattutto giovane, per una Roma che si riscopre giovane, doppietta di Cerci e gol di Scardina, così senza pensarci troppo. Come non tessere le lodi di questi due ragazzi, premetto: sono sempre stato contrario a chi monta la testa dei giovani calciatori, ma quando sono nostri non se ne può fare a meno.

Doppietta, terzo gol in Europa League, e così l’Henry di Valmontone si fa notare, si mostra alla platea, lancia un messaggio importante a Ranieri: lui c’è, eccome se c’è. Partita bella la sua, inizio timido come la Roma in generale, rimedia anche un colpo sotto l’occhio, un po’ di sangue non può fermare Cerci, entra e si dimostra più grintoso, prende tanti calci perché i giocatori come lui non sai mai come fermarli, poi sullo scadere del primo tempo il lampo, lancio in area di rigore, movimento a smarcarsi, finta al tiro e gol. Primo lampo di luce, prima dimostrazione della sua forza e caparbietà. Chissà che avrà pensato rientrando negli spogliatoi, tra gli applausi dei sempre presenti tifosi giallorossi e tra le pacche sulla spalla dei compagni di squadra. Nella sua mente sarà passata tutta la sua carriera, avrà ripensato ai 10 gol fatti a Pisa, al suo esordio contro la Sampdoria ad appena 16 anni sotto lo sguardo di Capello, alla rottura del menisco e all’infiammazione del crociato anteriore. Ma non c’è tempo per i ricordi, e appena entrati in campo, al 6’ della ripresa, brucia ancora una volta il portiere avversario, con una rasoiata precisa sotto le gambe, con la freddezza di un attaccante puro, con la precisione di un cecchino scelto. Non importa se si divora il terzo gol peccando di egoismo alla faccia di un Okaka solo e libero in area di rigore.

E poi c’è Stefano, oggi niente gol, ma un’altra prestazione autorevole, promosso a pieni voti, gioca per la squadra e va vicino al gol in due occasioni. Forse la punta che cerchiamo l’abbiamo trovata.

C’è Motta, in grande spolvero, con le sue cavalcate sulla destra, c’è Andreolli, oggi spettatore non pagante ma che dà sempre ottima sicurezza, c’è Supersimo, no non mi sono sbagliato, non è una stonatura in un gruppo di giovani, perché quel PerrottaMondiale che stiamo vedendo in questi giorni è un 20enne appena sfornato dal vivaio, corre, corre, corre, ha il dono di essere ovunque, altro che 32 anni.

Ci sono poi Pettinari e Scardina, protagonisti della nostra Primavera dei record. Il numero 42 non scorderà mai questo giorno, esordio con gol, cose da calciofantascientifico. Magari leggeremo tra le pagine di un quotidiano futuro, di un ottimo calciatore affermato che fece il suo esordio il 16 dicembre 2009 in una gara a Sofia. Per ora solo sogni, ma negli occhi di quel ragazzo ho visto la ricetta giusta, nel modo in cui correva dopo il gol sfidando il gelo bulgaro. Non saranno Balotelli, Santon, Giovinco, Pato ma sono ragazzi nostri, giovani giallorossi. Romanisti. Questo è quello che conta di più.

Lamberto Rinaldi

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4 commenti su “La nostra bella gioventù”

  1. [quote comment=”125275″]nn sn Balotelli, Santon, Giovinco, Pato xké sn i mijori i nostri!!!![/quote]
    ti consigliere di cambiare pusher

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  2. Come al solito esageri tra tutti quelli da te citati nessuno è migliore dei nostri.
    Fuori che Santon che secondo me è sopravvalutato tantissimo solo perché gioca nell’Inter, comunque Cerci dovrebbe giocare è veramente impressionante…A Bari ci deve anda quella ciofeca di Guberti non lui

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