Totti e Borriello incompatibili? Che sia l’arrivo del bomber ex rossonero la principale causa dell’anemia dell’attacco giallorosso. Lui, unico a brillare in questo inizio campionato ha stravolta gli schemi tatti, penalizzando Totti e compagni.
Questo almeno è quanto sostiene la gazzetta dello Sport:
Ad agosto si pensava di assistere al remake di «Attenti a quei due», un paio di mesi dopo siamo più o meno dalle parti de «La strana coppia». Francesco Totti e Marco Borriello più simili a Tony Curtis e Roger Moore oppure a Jack Lemmon e Walter Matthau? È una domanda che contiene un paradosso, ma da Trigoria ormai i sussurri parlano chiaro: la coppia scoppia. Per motivi tattici, ovvio, ma la frase detta domenica dal capitano a un dirigente alla partenza da Parma è sintomatica: «Meritavamo di andare in ritiro. Contro questa squadra dovevamo vincere 3-0…».
Gol& Sostituzioni: Sarebbe banale ridurre tutto alle 4 sostituzioni stagionali di Totti, ma certo è che i minutaggi del capitano — dal 1999 ad oggi— sono scesi in media in campionato dagli 86 (con picchi di 88,5) ai 72 attuali, senza contare i periodi di stop per infortunio. E allora che cosa succede? Dal punto di vista fisico, dall’alto dei suoi 34 anni, Totti evidenzia uno stato di forma buono, ma soffre l’imprevisto digiuno di gol, lui che era diventato un cannoniere principe. I giorni senza esultanza sono ora 168, record per l’inizio campionato. Perché?
Borriello& Vucinic: La spiegazione sussurrata è questa: l’arrivo di Borriello— centravanti classico— ha costretto Totti a sloggiare da vicino all’area per dare vita a un progetto nuovo. L’ex milanista viene definito come un colpo mediatico della presidenza più che un esigenza di Ranieri. Il tecnico, infatti, vedeva Totti e Vucinic titolari, con Adriano, Menez, Baptista e Okaka per le rotazioni. Risultato? Borriello ha brillato (5 gol all’attivo) ma l’attacco (quart’ultimo) è anemico come ai tempi di Ottavio Bianchi partendo spesso da un 4-4-2 senza esterni di ruolo e con Taddei tra l’altro vittima di una ricaduta che lo terrà fuori fino a Natale. Non solo. Nell’effetto domino in negativo sulle presenze delle altre punte, spicca Vucinic, che non ha gradito neppure che Adriano e Borriello, ultimi arrivati, guadagnino più di lui. E allora, da gennaio in poi, è pronto all’addio, così come Okaka e Adriano. Insomma, visto l’umore della piazza, non è ancora un «si salvi chi può», ma un po’ gli assomiglia.