(BLOG AS ROMA – FORZA-ROMA.COM) – In Italia siamo tutti commissari tecnici; ognuno di noi, a suo modo, "capisce di pallone"; ciascuno con le proprie idee e soluzioni tattiche, con la formazione ideale o l’intuizione geniale. In fondo, è giusto così: il calcio è un gioco e dal gioco nessuno va estromesso. Resta il fatto che, oltre il gioco, c’è la vita di tutti i giorni, con le difficoltà da affrontare, i problemi da risolvere, i drammi più o meno grandi, le tragedie più o meno annunciate. Il divertimento ne fa parte, ma occorre che vi si incastri con la tempistica più opportuna; fuori sincrono, anche lo spirito goliardico diventa fastidioso. Come fastidiosa è la prospettiva di assistere allo spettacolo del calcio, mentre in alcune aree del Paese si scava tra le macerie in cerca di superstiti. Molti dei soccorritori, impegnati in queste ore a Messina, hanno, più o meno, la stessa età dei nostri beniamini; per una volta, il nostro tifo dovrebbe essere solo ed esclusivamente per loro. Ma c’è dell’altro: senza addentrarmi in discorsi di natura politico – istituzionale, non pertinenti, voglio ricordare l’apertura di una serie di inchieste volte ad accertare responsabilità personali e dirette in ordine all’accaduto. In tal senso, non si vuole fare il solito discorso sulla condivisione del lutto. Quella, purtroppo o per fortuna, è una questione che riguarda solo coloro che vantino sensibilità superiori ed in ogni caso, concerne la sfera del cuore, non il folclore di iniziative ad effetto. Troppo facile, ma soprattutto retorico, per chi scrive, sostenere la necessità di fermare il campionato. Un grido isolato, una goccia nel mare, che strapperebbe qualche plauso, ma che darebbe poca sostanza alla realtà dei fatti. Il messaggio che si intende lanciare è, piuttosto, un altro: impariamo ad equilibrare le attenzioni e le distrazioni, perchè non sempre la logica della distrazione si addice ai momenti. Fuori o dentro lo stadio, tutti hanno l’obbligo di dedicare del tempo alla riflessione, ciascuno per quanto di pertinenza, evitando di discriminare anche quando si parla di morti; è una questione di approccio, pur sapendo che il sistema vuole che lo spettacolo vada avanti. Da parte mia, solidarietà e vicinanza alle gente di Sicilia.