La settimana della As Roma è iniziata con la smentita sull’offerta di Fioranelli ma potrebbe chiudersi venerdì da molti indicato come il giorni in cui Mediobanca darà il suo parere sulla "tenuta" economica del gruppo di Vinicio Fioranelli e la Sensi incontrarà Geronzi per pianificare il tutto.
Gazzetta dello Sport – Siamo alle ultime puntate. E la telenovela è stata scritta così bene che non si immagina ancora il finale. Di certo c’è quanto comunicato ieri da Italpetroli: “Non c’è stata formalizzata alcuna offerta da Vinicio Fioranelli (…)”, ma “Italpetroli e il proprio advisor finanziario Mediobanca stanno attualmente verificando la concretezza dell’interesse a suo tempo rappresentato in nome e per conto di una società di diritto svizzero (la FIO Sports AG, ndr), nonché la capacità economica di tale società”. Verso il finale. Il comunicato, sollecitato dalla Consob per frenare i nuovi rialzi del titolo (+6,65% a fine giornata), contiene due novità. La prima: Fioranelli avrebbe presentato le famose garanzie, in sostanza dimostrato che ha i soldi per rilevare la Roma e da dove arrivino questi soldi. La seconda: ora le garanzie sarebbero al vaglio di Mediobanca, non più solo della Sensi (che venerdì ha un appuntamento con Geronzi). Preludio all’atteso finale: atteso in tempi brevi (stavolta sì), ma ancora da scrivere. Fioranelli è ottimista, attende una risposta in queste ore, ha pronta la proposta di acquisto. Eppure, dagli ambienti bancari continua a trapelare un certo scetticismo sul suo conto. Alternativa. Unicredit, maggiore creditrice di Italpetroli, segue con attenzione gli ultimi sviluppi. Pronta a subentrare nel caso in cui finisse male, per ottenere dalla Sensi il mandato a vendere il club (a Mediobanca, a patto che il percorso sia ‘trasparente’, o ad un advisor terzo), per poi rivolgersi immediatamente ad ‘altri soggetti interessati’. I libici o, più probabilmente, l’imprenditore farmaceutico Francesco Angelini.