Vanni Puzzolo, sentito da romanews, risponde alla dichiarazione di Daniele Pradè, direttore sportivo della As Roma dopo il botta e risposta di ieri che ha acceso e aperto un nuovo scenario nel rapporto As Roma-Brighi. Ecco uno stralcio dell’intervista di Puzzolo, procuratore di Matteo Brighi.
Quale è il pensiero del ragazzo? Ieri ha parlato di Articolo 17…
"Io penso che il rapporto sia ai ferri corti con Pradè che non si sta comportando da dirigente avveduto. Matteo vuole rimanere alla Roma, sta bene alla Roma, ha conquistato l’apprezzamento di tutti e vorrebbe rimanere con un contratto consono al valore dimostrato. In questo momento Matteo non figura nei primi 15 giocatori che hanno un buon contratto, è quello che guadagna meno. Vi sembra giusto? L’articolo 17 è solo una possibilità…Non posso autoconvocarmi a Trigoria, posso solo dire che alla fine del campionato sono passati già diversi giorni e non c’è stato l’incontro che avevo auspicato prima della fine della stagione e che avrebbe dato a Matteo tranquillità e serenità, cosa che la Roma non ha voluto fare".
Se prima dell’inizio del campionato prossimo non ci sarà un incontro, prenderà altre strade?
"Io non ho detto così. Matteo avrebbe avuto piacere di riiniziare la stagione nuova con un nuovo contratto consono al suo valore, cosa che per ora non è avvenuto. Non ho fatto nessuna minaccia. Matteo vuole rimanere a Roma, ma con un contratto che merita. Ed essere pagato non come l’ultimo giocatore della rosa. Provate a fare un sondaggio tra i vostri lettori e vediamo se i tifosi la pensano come me o come Pradè. Vediamo se pensano che Brighi non sia una priorità o se pensano che rinnovare un contratto sia una perdita di tempo".