Sono sempre solito parlare di cose che gli altri fanno finta di non vedere, e non so per quale motivo, e voglio farlo anche questa volta: mentre la stampa sportiva italiana distrugge, critica e demonizza la proprietà americana, la proprietà della seconda squadra di Roma sta facendo di tutto, di tutto, nel silenzio più totale.
A parte il fatto che per dei litigi di Lotito con il CONI la Lazio dovrà giocarsi le coppe europee (forse…) al Renzo Barbera di Palermo, senza essere sicura di avere la licenza per il prossimo campionato di Serie A. Sia ben chiaro: non vuole essere un attacco ai laziali ed alla Lazio, anzi.
Oltre queste “piccolezze”, Lotito possiede sia la Lazio, sia il Salerno Calcio. Ebbene, fino a quest’anno gli era permesso essere il proprietario di tutte e due le società, ma con il nuovo regolamento questo non sarà più possibile (poichè il Salerno è salito in Lega Pro, nda) ed entro il 30 Giugno Lotito DOVRA’ scegliere una delle squadre, altrimenti pagheranno entrambe. E non sarà nemmeno possibile usare un prestanome, perchè il nuovo regolamento è stato redatto proprio per evitare queste “furberie”.
Questo è quanto recitano le carte federali:
1. Non sono ammesse partecipazioni o gestioni che determinino in capo al medesimo soggetto controlli diretti o indiretti in società appartenenti alla sfera professionistica o al campionato organizzato dal Comitato Interregionale.
2. Ai fini di cui al comma 1, un soggetto ha una posizione di controllo di una società o associazione sportiva quando allo stesso, ai suoi parenti o affini entro il quarto grado sono riconducibili, anche indirettamente, la maggioranza dei voti di organi decisionali ovvero un’influenza dominante in ragione di partecipazioni particolarmente qualificate o di particolari vincoli contrattuali.
3. L’inosservanza del divieto di cui al comma 1 costituisce illecito e comporta su deferimento della Procura Federale, l’applicazione delle sanzioni previste dal Codice di Giustizia Sportiva. L’avvio del procedimento disciplinare comporta la sospensione dei contributi federali, da revocarsi in caso di pronuncia definitiva, favorevole alle società. Permanendo l’inosservanza del divieto di cui al comma 1 alla scadenza del termine, annualmente fissato, per la presentazione della domanda di iscrizione al campionato, le società oggetto di controllo non sono ammesse al Campionato di competenza e decadono dai contributi federali.
In pratica: se il Salerno Calcio non fosse salito, quest’anno, fra i professionisti, Lotito non avrebbe rischiato nulla. Ora il “doppio” proprietario dovrà abbandonare una società: ma come fare? a domande riguardo il caso Lotito ha risposto: “I tifosi laziali? Di quello che mi dice la gente non me ne frega niente, questa è un’iniziativa che giova ad entrambe le squadre. Non lascerò la Lazio perché è la mia fede calcistica. Salerno e Lazio non sono interessi contrapposti, sono sinergici. Ci sono tantissimi giocatori giovani e invece di mandarli in giro per l’Italia potrebbero venire a Salerno”. E addirittura ha (ri)promesso investimenti importanti: “Faremo quello che serve, non vi preoccupate. Gli investimenti non saranno lesinati, non ci risparmieremo. Faremo investimenti intelligenti, bisogna spendere sempre per quello che serve“. Lotito si avvia verso un’altra battaglia con la FIGC, mentre ancora deve abbassare l’ascia di guerra nei confronti del CONI.
Lotito, a sentirlo, non ha alcuna intenzione di lasciar perdere il Salerno, anzi. Sembra quasi non sapere di questo nuovo regolamento. Il sindaco della città della sua seconda squadra è stato piuttosto chiaro “Lotito deve mantenere la parola, altrimenti il gavettone glielo facciamo sul serio“. Oltretutto, in casa Lazio è tempo d’investimenti pesanti: che cosa farà Lotito? il tempo scorre…
La Lazio potrebbe non essere iscritta alla prossima stagione di Serie A.
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