La Legge sugli stadi verrà approvata in commissione in sede legislativa, saltando il passaggio in aula. Tutto ciò grazie all’intesa di tutti i partiti politici. Claudio Barbaro, relatore del provvedimento, ha detto: “È un lavoro da rivendicare con orgoglio, perché c’è stato un contributo corale da parte di tutti per modificare la legge”.
La legge adesso passerà nuovamente in Senato ed avrà il concetto di “impianto multifunzionale”, in pratica uno stadio da vivere “24 ore su 24” che permetterà introiti maggiori ai club visto che comporterà la costruzione di attività commerciali e residenziali.
Sempre secondo Barbaro verranno dimezzati i tempi per la costruzione di uno stadio perché “La Juve a costruire lo stadio ci ha messo 10 anni. Con la nuova legge si può snellire tutto” dato che si punterà molto su “La semplificazione e l’accelerazione delle procedure amministrative”.
Importante sarà il provvedimento con è la nuova definizione di stadio: “L’impianto sportivo, purché di almeno 10.000 posti a sedere allo scoperto e di 7.500 posti a sedere al coperto”, inoltre non ci saranno più piste d’atletica dato che ci dovranno essere “le migliori condizioni di visibilità per gli spettatori anche in relazione alla distanza tra le tribune e il campo di gioco”.
L’individuazione delle aree nelle quali realizzare il nuovo stadio è affidata all’iniziativa del proponente o del comune. In questo caso la Roma si è già attivata con la Cushman & Wakefield che sta vagliando le varie aree possibili per la costruzione dello stadio giallorosso.
A questo punto molti si chiederanno: ma il rinnovo della Roma per l”affitto dell’Olimpico fino 2015 è stata una mossa casuale o è stata proposta proprio in vista del nuovo stadio? Con l’abbattimaneto dei tempi basteranno solo tre anni per costruire il nuovo stadio giallorosso?
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