Premettendo che cristallizzarsi su un’opinione è sintomo di stupidità e non è assolutamente ciò che voglio fare e che farò e immaginando che tutti, ormai, sappiate come la penso sul giornalismo italiano, vorrei dire le mie ultime impressioni proprio su quest’argomento.
Balza all’occhio, con imbarazzante facilità, il putiferio che scatena ogni sconfitta della Roma. Niente di scandaloso, ci sta che ci siano persone che criticano per il gusto di criticare (ci sono ovviamente persone che lo fanno con raziocinio), ma quello che mi fa ridere è che all’inizio della stagione TUTTI, TUTTI, TUTTI erano d’accordo sul fatto che la Roma fosse una squadra incompleta, da far crescere, da completare nel prossimo giugno-luglio-agosto, assolutamente NON pronta a lottare per i vertici. Ed ora si può leggere, e sentire, ovunque: “il progetto è fallito” o “la Roma è discontinua”. Alla prima frase, ormai storica, si potrebbe rispondere semplicemente prendendo in mano un dizionario ed indicare la parola “progetto”. E attendere che queste persone leggano e, magari, comprendano. Nel caso, rispiegare. Alla seconda frase, invece, vorrei far notare una cosa: la Roma, INDISCUTIBILMENTE altalenantissima, è sesta, ad un punto dal 5° posto, in zona Europa League e “in lotta” per il terzo posto. Udinese, Napoli e Lazio, invece, sono continue?
L’Udinese in un mese ha vinto una partita: era partita favorita per il terzo posto e se Lazio e Napoli non avessero fatto pena sarebbe stato superato clamorosamente. La Lazio delle ultime 5 partite ne ha perse 3, e male, ed è rimasta terza. La Lazio è la squadra dell’allenatore sempre-dimissionario, che però continua ad allenare. Il Napoli è la squadra che DOVEVA arrivare terzo per investimenti ed obiettivo, e che al momento è quinta. Mazzarri è l’allenatore che ad ogni sconfitta “piange” per i torti arbitrali, OGNI SCONFITTA, e di fronte ad immagini televisive che testimoniano aiuti in favore della propria squadra, dice “è giusto che ogni tanto aiutino noi“. Bene.
Reja è l’allenatore, dimissionario, che dopo aver vinto il derby, sembrava aver vinto la Champions League. Bene. L’allenatore della Roma è un signore, che non si lamenta mai dell’arbitraggio, non critica colleghi, non polemizza anche sull’aria che respira, è sempre pacato. Eppure è il più criticato, sotto ogni punto di vista. Bene.
Degli allenatori di Lazio, Udinese e Napoli personalmente salvo solo Guidolin, chè nonostante abbia 11-12 titolari, sta riuscendo a fare comunque “benino” a livello di risultati e benissimo, a tratti, a livello di gioco. L’unica di queste tre squadre che garantisce investimenti e quindi speranze per un buon rendimento in Europa è il Napoli. L’Udinese forma giocatori e li vende, senza reinvestire. La Lazio, non ne parliamo nemmeno. La Roma è discontinua, Luis Enrique deve dimettersi ed il progetto è fallito, però è in lotta per il 3° posto (SE vinciamo con l’Udinese e la Lazio perde a Torino?). Invece le altre squadre vanno a gonfie vele, secondo molti, ma sono in lotta per il terzo posto. Strano, anche loro?
La Roma deve ripartire da una rosa giovane, che può solo migliorare sotto tutti i punti di vista, e praticamente definita; Lazio e Napoli dovranno rifondare completamente le rose tra quest’anno ed il prossimo, dovendo ricercare formule vincenti diverse da un super Aronica ed un super Klose. L’Udinese venderà Isla, Asamoah, Armero ed Handanovic: altro corso, nuovo ciclo. Quale di queste quattro squadre ha motivi per sperare in futuro più roseo?
Non mi fermo all’allenatore, però. Parliamo di società: detto già dell’Udinese, ch’è una meraviglia dal punto di vista dello scouting e del bilancio, ma una vergogna se pensiamo alle cessioni puntuali dei pezzi migliori. La Lazio: società senza futuro, con direttore sportivo ed allenatore in bilico, senza possibilità di spendere, invischiata in diversi scandali, senza sponsor tecnico e main sponsor per la prossima stagione. Il Napoli promette investimenti, ma senza Champions vedrà partire Lavezzi, Hamsik e Cavani. E De Laurentiis lo sa bene, è per questo motivo che Mazzarri è continuamente sotto esame. La Roma, non perchè è la squadra che tifo, ha una società di livello, che sta investendo nel marketing e nel merchandising come solo i maggiori club Europei. Solo Juventus, Napoli e Roma potranno spendere soldi freschi nel prossimo mercato. Per il resto, si spera in colpi di fortuna. Il Milan con Acerbi si augura di pescare un altro Nocerino. L’inter, me ne stavo dimenticando, farà con entusiasmo di tutti quello che la Roma ha fatto quest’anno, sotto l’occhio critico di centinaia di esperti: ringiovanimento e rifondazione, senza però poter spendere molti soldi.
Pensavo di essermici abituato, ormai…
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