Rodrigo Taddei è stato intervistato nella trasmissione ‘Radio2 SuperMax’ condotta da Max Giusti. Ecco le parole del brasiliano della Roma:
Ti piace molto la musica?
“Si, ascolto spesso musica brasilana, mi paice in particolare la samba”.
Sono sette anni che sei a Roma. Hai imparato un po’ di romanesco?
“Aho, svoja (ride, ndr). Poi nello spogliatoio ci sono due romani come Totti e De Rossi, ho imparato qualcosa. Soprattutto parolacce (ride, ndr)”
Hai origini italiane?
“Si, i miei bisnonni erano originari di Perugia e Torino”
Potresti anche giocare nella Nazionale?
“Molte volte è uscito questo discorso, ma ho preferito aspettare la chiamata della nazionale brasliliana, soprattutto per rispetto degli italiani. Adesso, anche perchè ho una fidanzata italiana, ho cambiato opinione”
E’ vero che ti alleni dentro casa?
“Si, è una cosa mia, mi piace divertirmi con il pallone. Ogni tanto vado anche su Youtube per imparare qualche giocata. Se ho mai rotto un vetro? Ancora no, mi alleno con la palla di spugna (ride, ndr)”
La tua fidanzata?
“E’ di Acilia, adesso conviviamo da diverso tempo. Fuori dal calcio sono una persona semplice”.
Oggi il Brasile vive un momento diverso, dieci anni fa era più vantaggioso venire a giocare in Europa. Adesso converrebbe?
“Il Brasile è cresciuto tanto, grazie anche agli eventi che ospiterà come Mondiali e Olimpiadi, ma l’Europa sta avanti per molti aspetti. Per il mio punto di vista ancora conviene giocare in Europa”
Il gol più bello?
“Quello in Champions contro il Real Madrid è stato il più importante. Tra l’altro l’ho fatto un giorno prima del mio compleanno, mi sono fatto questo regalo. il più bello tre anni fa contro il Cagliari, in rovesciata sotto l’incrocio su un crossi di Panucci”
Quando fai un gol cosi li rivedete in televisione?
“Ma anche quelli di stinco, rivediamo tutto (ride, ndr)”
Un consiglio ai giovani
“Non mollare mai, mantenere il rispetto per gli altri e non dimenticarsi la famiglia e gli amici”
Qualche domanda tecnica, come gestisci questo arretramento di posizione
“Per fortuna ho la possibilità di giocare in diversi ruoli. In Brasile, al Palmeiras, sono andato anche in porta dopo che il portiere era stato espulso. Ho subito gol su rigore, ma da Romario”
Lo scherzo più divertente che hai visto?
“A Siena, quando un portiere ha preso la macchina dell’altro portiere e l’ha parcheggiata nel campo”
Un giocatore che ti è mancato?
“Si, mi è accaduto tempo fa con Julio Sergio con cui sono molto amico. Mi è dispiaciuto tanto perché stavamo sempre insieme, è un grande amico”
Adriano?
“Lo conoscevo anche prima, dentro il campo sapete tutto, quello che è fuori dal campo non lo conoscete, è un ragazzo d’oro”
Hai avuto diversi allenatori in Italia. Un aggettivo per Spalletti?
“Matto”
Per Ranieri?
“Un signore”
Luis Enrique?
“Un grande motivatore”
La tua giornata ideale fuori dal calcio?
“Una passeggiata in centro con la mia ragazza”
Molti ragazzi in Brasile vedono nel calcio una via d’uscita e una possibilità riscatto per tutta la famiglia. Che consiglio daresti per non farli cadere in situazioni sbagliate?
“Non è facile, anche io sono stato vittima di un procuratore fasullo, a Siena, per fortuna ho conosciuto Alessandro Lucci, il mio attuale procuratore. Se non era per lui, non so cosa sarebbe stata la mia carriera. Succede spesso, per un ragazzo della favela è difficile non cadere in tentazione, perché spesso non hanno il sostegno della famiglia. Resta molto difficile non cascarci, tanti si perdono cosi. I calciatori crescono giocando per strada. I procuratori seri sono molti pochi nel calcio, dove girano molti interessi”
Come immagini il tuo futuro, sia nella Roma e alla fine della tua carriera?
“Nella Roma spero di restare fino a 37 anni, se loro mi accettano. Sto benissimo, spero di finire la carriera nella Roma. Poi il calcio è strano, non si sa mai cosa può succedere. Vorrei diventare allenatore nel settore giovanile, i bambini sono la cosa più pura e non pensano ai soldi, almeno all’inizio”
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