Abbiamo fatto un bel lavoro ed è bello quando vinciamo tutti insieme. Oggi poteva finire in tutti i modi comunque…
Contro un Napoli vincente in Europa: cos’hai chiesto ai tuoi giocatori?
Benvenuto nel calcio moderno. Contro squadre come Napoli e Juventus se non giochi uguale in attacco e in difesa sei morto. Nel secondo tempo il Napoli ha pressato più alto, nel primo abbiamo fatto meglio. C’è tanto ancora da fare, ma i tifosi saranno felici.
Non è perchè siete venuti con il treno, mi riferisco alla partita…vincendo contro il Napoli avete afferrato il treno giusto?
Si, si. Alle 9 meno un quarto il treno è velocissimo. Un professionista dev’essere sempre pronto a giocare, in qualsiasi condizione.
Marchegiani: mi ha colpito la voglia di giocare sempre, di ripartire con tanti giocatori, senza accontentarsi.
Si, è una delle cose che cerchiamo di controllare. La squadra deve giocare sempre allo stesso modo, avversario permettendo. Se vinci o perdi il calcio che fai non deve cambiare. Anche in 10. Con un po’ di fortuna, siamo tutti contenti.
Per questo non vorresti italianizzare il tuo gioco?
Sono contentissimo qui, mi piace il Paese, Roma…la lingua la sto imparando in fretta. Sono contento di italianizzarmi, se no cosa ci sto a fare qui? Estoy encantado, di essere qui.
Panucci: verticalizzate di più, fate meno possesso palla. Hai cambiato qualcosa?
Si, perchè tutti sanno che giochiamo palla al piede. Loro si preparano così e noi giochiamo negli spazi. Noi giochiamo palla a terra, ma quando c’è lo spazio…un difensore è sempre in difficoltà. La squadra avversaria non saprà mai se giocheremo in maniera più diretta o più controllata. Il possesso è sempre fondamentale, comunque.
Reja si complimenta con Luis Enrique e lo descrive come “più equilibrato rispetto a prima, ma va rispettato perchè ha la sua idea e la porta avanti. A Roma poi è difficile lavorare”.
Si, lo ringrazio e sono d’accordo. Qui a Roma è sempre difficile lavorare, dobbiamo fare il nostro, sempre avversario permettendo.
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