L’eroe di Roma-Chelsea parla del derby che già lo scorso anno lo vide protagonista di un goal e di un assist.«Dobbiamo vincere questo derby». Per Mirko Vucinic la Roma non ha scelta. Anche perchè tre punti domenica sera allontanerebbero i giallorossi dalla zona calda della classifica e li rilancerebbero in questo campionato ricco (per loro) solo di amarezze. Tra queste i quattordici punti di ritardo dalla Lazio: «È vero, abbiamo 14 punti in meno e dobbiamo cominciare ad accorciare questa distanza a partire già da domenica sera.Un pareggio non ci va bene. Finora non abbiamo vinto lo stesso numero di partite dell’anno scorso ma questo non ci butta giù di morale, perchè siamo consapevoli della nostra forza e di giorno in giorno ci impegnamo per migliorare le cose che non sono andate bene finora». Con i suoi cinque gol il montenegrino è il bomber della squadra ma il suo rendimento, come già accaduto in passato, è stato alterno e forse anche dovuto ai continui cambiamenti di ruolo, prima punta, seconda punta e punta esterna: «Per ogni giocatore è importante giocare, poi a destra, sinistra, al centro, è la stessa cosa. Se avessi segnato al Chelsea giocando a sinistra, tutti avrebbero detto che lì do il meglio, invece ho segnato da seconda punta e tutti hanno detto che quello è il mio ruolo. Ma per me, come per gli altri giocatori, il mio ruolo è stare in campo. Si dice che a volte riesco nelle partite e altre no. Anche altri giocatori a volte riescono a fare belle partite e altre no». Il derby è una di quelle partite da non fallire e Vucinic lo sa: «Con la Lazio sarà molto difficile. Tutti ne siamo consapevoli e l’anno scorso, quando stavamo parecchi punti avanti a loro, la Lazio riuscì a vincere. Adesso non c’entra che abbiamo meno punti di loro, il derby è il derby e non si sa mai chi vincerà. Ci riuscirà chi metterà in campo più corsa e cuore». E chi sarà più cinico: «Vogliamo essere troppo belli ma dobbiamo cercare di giocherellare di meno e di tirare di più». Spalletti ancora non ha fatto capire come intenderà giocarsela, anche se al momento è in vantagggio l’ipotesi di una conferma per il rombo a centrocampo, con il recuperato De Rossi davanti alla difesa (indosserà un tutore al polso sinistro), Taddei e Brighi ai suoi fianchi e Perrotta dietro a Totti e Vucinic: «Il tecnico non ci ha detto niente ma questo non significa che non ci lavori sopra in ufficio. Con il Chelsea ci ha detto tutto all’ultimo momento e farà così pure contro la Lazio». Si va verso una conferma della vecchia guardia ma per Vucinic non equivarrebbe a una bocciatura della campagna acquisti: «Non è vero che la campagna acquisti non ha funzionato. Baptista è stato male ma quando è rientrato ci ha fatto vincere la partita con il Bordeaux. Menez all’inizio ha giocato e qualche volta abbiamo vinto. Se non giocano più è perchè il tecnico ritiene giusto fare così. Ma prima, quando i nuovi giocavano e vincevamo, non si faceva questo discorso della campagna acquisti. Anche se avesse giocato qualcun altro i risultati non sarebbero arrivati lo stesso. Pensate che se a gennaio arriveranno due campioni, vinceremo tutte le partite?» A lui, intanto, basta vincere la prossima, per ricominciare a festeggiare, dopo il pareggio subito a Bologna in pieno recupero per un’autorete di Cicinho: «Non mi butterò in una fontana, perchè fa freddo, festeggeremo tutti insieme. Questo derby lo dobbiamo vincere e poi andremo a festeggiare». Vucinic non farà come Delio Rossi, che dopo il suo primo derby vinto si fece il bagno (a dicembre del 2006) in una fontana romana, ma non vede l’ora di dare un dispiacere al suo maestro ai tempi di Lecce: «Mi ha fatto crescere con i suoi consigli- conclude- Mi ha insegnato i movimenti che deve fare una punta, gli sono grato di questo ma spero domenica di essere io a festeggiare e non lui».
