Fiorentina, Gobbi: “Ci manca personalità fuori casa”

Manca poco alla Fiorentina per compiere il definitivo salto di qualità: parola di Massimo Gobbi in vista della trasferta di domenica a Cagliari che vivrà da ex avendo giocato per due anni nel club sardo. «Siamo coscienti della nostra forza e abbiamo le potenzialità per imporre il nostro gioco contro qualsiasi avversario, la nostra rosa è di alto livello e in grado di reggere un impegno ogni tre giorni. Però ci manca un ultimo scalino – osserva il difensore – ovvero giocare fuori casa come davanti al nostro pubblico. È questo che distingue una grande squadra dalle altre, dobbiamo acquisire ancora un pizzico di personalità per riuscirci». Finora la Fiorentina, tra campionato e Champions League, ha disputato otto trasferte vincendone due (a Verona contro il Chievo e a Palermo), pareggiandone altrettante (a Praga con lo Slavia e a Lione) e perdendone quattro, a Napoli, a Roma con la Lazio, a Monaco col Bayern e a Siena due settimane fa. Ovvio che nel clan viola ora non si stia pensando ad altro che a fare risultato a Cagliari anche se il compito non si annuncia tra i più facili. «Loro stanno giocando bene e in casa si esaltano – spiega Gobbi – L’importante dunque sarà non sbagliare l’approccio alla partita, dovremo cercare di confermarci al livello delle prestazioni al Franchi». L’esempio è la gara vittoriosa a Palermo: «Quella volta concedemmo qualcosa di troppo agli avversari ma sul piano della personalità e del carattere disputammo una grande prova». Gobbi da buon ex sente molto questa partita: «Quando torno a Cagliari provo sempre emozioni speciali, ho trascorso lì due anni bellissimi, ho ancora tanti amici». Degli ex compagni di squadra sono rimasti Conti, Agostini, Lopez, Canini oltre ovviamente al presidente Cellino, noto per il suo carattere ‘fuminò e l’etichetta di mangia-allenatori, anche se quest’anno ha confermato fiducia all’attuale tecnico nonostante un difficilissimo inizio di stagione: «Una cosa che mi ha sorpreso – sorride Gobbi – significa che ha davvero grande stima nei confronti di Allegri. Ricordo che al mio primo anno a Cagliari Cellino esonerò l’allora tecnico rossoblu Tesser dopo appena due giornate». Il difensore viola non sa ancora se domenica giocherà visto che per il ruolo di esterno difensivo sinistro si stanno scaldando pure Vargas (escluso nelle ultime quattro gare) e Pasqual: «Al solito deciderà Prandelli, io comunque vivo bene la concorrenza, mi porta a migliorare». Intanto, sta uscendo dal tunnel Martin Jorgensen, assente da oltre un mese dopo essere stato colpito da una particolare forma di influenza: il giocatore danese è ricoverato all’ospedale per gli ultimi controlli. Chi è andato a trovarlo (fra cui Gobbi) l’ha visto in buone condizioni fisiche e morali, segno che il conto alla rovescia per il suo rientro è iniziato.(

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