“Sarà il campo a dire se sono o meno un top player. Il solo nome della Juventus basta a definire questo club. Quando il mio procuratore ha fatto quel nome, non ho più avuto alcun dubbio. A Roma era finito un ciclo: avevo già deciso di lasciarla al termine della scorsa stagione. Anche dopo aver parlato con Pradé e Rossella Sensi, che ringrazio. Ora sono nella squadra italiana più amata e conosciuta al mondo. Conte mi ha dato una carica enorme. Spero che trasformeremo questa carica in vittorie. Il nostro obiettivo? Quello da Juventus, da grandissima squadra. Non giocheremo la Champions, ma non mi pesa, noi siamo forti e cercheremo di qualificarci per la prossima edizione…e non solo…”
“Perchè ho scelto il 14? Il 9 è di Iaquinta e il 14 è stato il primo numero che ho indossato sia a Lecce che nel Montenegro“.