Sarò l’uomo della storia, proprio lì dove si fece la storia dell’uomo. Lì dove inventarono la macchina del tempo, ancor prima che il tempo proiettasse se stesso. Già… Il tempo, le sue proiezioni. Ma cos’è una proiezione se non un gioco di luci ed immagini, un’illusione… Soprattutto, cos’è il tempo lì dove domina l’eterno… Una finzione… Voi non ci crederete, ma quella volta, chiudendo gli occhi, io vidi delle ombre, sentii dei passi. Io l’eternità l’ho conosciuta. E invece, a due passi dal traguardo, proprio il tempo mi ha tradito, mi ha travolto, pervaso, devastato. Ogni singolo istante come un macigno sul mio corpo, mentre la sera incalzante diventava notte dall’altra parte dell’oceano. Per la prima volta ho avuto paura, paura di rimanere solo, di avere frainteso. Poi ho scoperto la verità: l’eterno non è solo nelle tracce degli avi, nello stridore delle spade, nei palazzi, nelle fontane, nelle vie, nel dialetto, nei profumi, nell’incantesimo di una notte. L’eterno è nell’amore incondizionato per quel manipolo di novelli gladiatori a tinte gialle e rosse, per cui si nasce e si muore, si piange e si ride, si sogna e si soffre, si spera e si attende, anche una notte intera, senza desistenze, senza cedimenti. “Non mi aspettavo tutta questa attenzione…”. Ora voglio imparare a condividere questa grande passione. “Voglio fare qualcosa di grande per questa città…”. Lo so che ci saranno momenti duri, ma anche gioie senza prezzo. Ci saranno doveri, ma anche gloria. Ancor di più ci sarà da difendere il senso di appartenenza di questa gente, mentre lo sventolio di una bandiera scandirà la metrica di un coro. Porterò la Roma nella storia, raccontando al mondo la storia di Roma. Scriverò un futuro che sappia nutrirsi della immensità del suo passato. Contaminerò le mie idee col vostro sentimento… Sono Thomas DiBenedetto il vostro nuovo Presidente…
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