In questi giorni si sta fantasticando come non mai, alcuni giornalisti stanno tirando fuori tutti quei nomi che si erano salvati nel blocco note negli ultimi 4 anni, buonissima parte dei tifosi si sta lasciando andare al fantamercato, scrivendo dappertutto rose, nomi, desideri, sogni…dopo tanti anni, ragazzi, la Roma torna in prima pagina sull’argomento calciomercato, ma non solo sul Corriere dello Sport, non sempre e solo per gli stessi nomi per un mese e mezzo. Finalmente, possiamo ammetterlo. E’ piacevole vederci accostati a tutti quei giovani talenti il cui prezzo di mercato supera i 20 milioni, vederci accostati a quei campionissimi affermati, come Terry (dovrà fare una scelta di vita, come Lampard a suo tempo…), Berbatov, Forlan, Kuyt…ogni tanto, però, bisogna anche guardare la realtà (che è, comunque, piacevole). Ora come ora, i nomi veri (tra tutti quelli che si stanno facendo in questi giorni) sono due: Buffon, Lugano e Pirlo. Il primo è stato messo in pre-allarme e forse è giusto così, parliamo di un giocatore di fama internazionale; il secondo è un giocatore che piace da tanto, troppo tempo: o si strappa subito un accordo con la nuova dirigenza, o salta definitivamente; il terzo, invece, andrà in scadenza e la Roma lo sta portando a rifiutare un contratto faraonico targato Manchester City, lo sta convincendo ad aspettare. Bisogna saper distinguere gli interessamenti dalle trattative, i contatti dagli accordi. Per Isla, per esempio, c’è un interessamento per niente nuovo, che in questi giorni stan facendo passare per una trattativa in corso. Lo stesso vale per Sanchez, per Sirigu, per Malouda (strano che ancora non sia uscito questo nome sui giornali), per Prinz Poldi, per Defoe, eccetera. Il toto-colpo ci può anche stare (SE NON PRETENDI, POI, DI ESSER DEFINITO GIORNALISTA), ma aspettarsi riconoscimenti pubblici per un nome preso su dieci…non è carino, diciamo così!
Va bene il fantamercato (tra tifosi), ammettiamo qualche desiderio reso indiscrezione da qualche giornalista, però non ci scordiamo che il calciomercato non è come quello di Football Manager, di FIFA o di Pes. Ora come ora, ci sono altre priorità, qualcuno se l’è scordato.
