Rassegna Stampa | L’assurda e incredibile sconfitta contro il Genoa ha portato Ranieri alla decisione di dimettersi. Negli spogliatoi, dopo il match, avrebbe detto ai giocatori: “È colpa mia, mi prendo le mie responsabilità”.
Praticamente Ranieri ha anticipato di pochi giorni una decisione che era già nell’aria.
«Mi sento scosso, me ne vado». Claudio Ranieri si è dimesso. L’incredibile sconfitta di Marassi (da 0-3 a 4-3 in meno di un tempo) si aggiunge alla galleria degli orrori della Roma targata 2010/2011 e ha di fatto segnato la fine del burrascoso rapporto tra il tecnico e la società giallorossa. La decisione è arrivata ieri al termine della partita con il Genoa. Ranieri ha salutato uno ad uno i giocatori annunciando formalmente le dimissioni. «È colpa mia, mi prendo le mie responsabilità», avrebbe detto il tecnico alla squadra che non ha battuto ciglio. Poche ore dopo è arrivato il commiato del tecnico: «Fino ad oggi ho sempre pensato al bene della Roma. Ringrazio tutti i tifosi e la Dottoressa Sensi. Insieme, nonostante le difficoltà, abbiamo fatto un grande lavoro. Sono e rimango un uomo di campo e dopo una partita come quella di oggi ritengo sia giusto dare un segnale, per amore di questi colori e spero che questa decisione sia utile a spronare la squadra».
Qualche minuto prima Gian Paolo Montali aveva pre-annunciato il divorzio: «Decideremo in poche ore. Il linguaggio del calcio lo conoscete meglio di me e avete capito perfettamente la situazione. Siamo indifendibili dal punto di vista dei risultati. Sugli atteggiamenti, però, non abbiamo nulla da rimproverare ai giocatori».
Fin tropo facile trarre le conclusioni. Ranieri ha anticipato di qualche giorno una decisione che era nell’aria. Alle lamentele dei giocatori (tutti o quasi) e alla mancanza di gioco e di risultati (solo un punto raccolto nelle ultime 5 partite) si era aggiunta negli ultimi giorni l’esasperazione della piazza e il malcontento dei futuri proprietari giallorossi. Giovedì a Trigoria si era deciso di rigettare nelle mani di DiBenedetto e soci la decisione dell’esonero di Ranieri, ma la rovinosa sconfitta di Genova ha spinto il tecnico a fare il primo passo.
Eppure la giornata per Ranieri si era aperta nel migliore dei modi. Dopo un quarto d’ora infatti il tabellone del Marassi segnava: Genoa-Roma 0-2 grazie a due colpi di testa vincenti di Mexes e Burdisso. La Roma non rallentava e metteva sotto il Genoa fino ad arrivare allo 0-3 firmato proprio dal capitano. Poi il disastro: due volte Palacio, due Paloschi. In mezzo le incomprensibili decisioni del tecnico. Tipo: fuori Simplicio, dentro Menez. E soprattutto: Loria per Borriello. Avete capito bene: Loria, lo stesso giocatore che Ranieri e Pradè hanno cercato di piazzare in ogni angolo del globo senza trovare acquirenti.
Sconfitto e umiliato dopo una rimonta incredibile, Ranieri rientrava negli spogliatoi sotto la pioggia. Per l’ultima volta con la divisa giallorossa, annunciava le sue dimissioni. Sull’aereo di ritorno, il silenzio assoluto. Le parole, tante, sono arrivate in nottata a Trigoria. All’incontro erano presenti tutti: giocatori (anche quelli squalificati), presidente e dirigenti. «Basta alibi, ora» avrebbe tuonato la Sensi. «Prendo atto delle dimissioni, la decisione sul futuro tecnico verrà presa domani», ha dichiarato il presidente. Ranieri era già lontano