La Roma sta a pezzi. Dispiace dirlo a malincuore ma credo che questa sia la realtà in questo momento. Nel volto di Tonino Cicoria Tempestilli ieri pomeriggio intervistato su Rai2 nel corso dell’estrazione del calendario di SERIE A c’è tutta l’amarezza delle vicende societarie che non stanno andando a buon fine. Un caso su tutti lasciando perdere quelli che già conosciamo e che non voglio più citare è la story con il romeno Mutu che era l’obiettivo di primo piano della futura squadra giallorossa che si è visto svanire in 2 righe di comunicato dello staff dirigenziale della Fiorentina. La Roma ci credeva e ci credeva forte che andasse a lieto fine, i tifosi lo speravano, i giocatori a Trigoria aspettavano a braccia aperte il fuoriclasse della Romania e invece nada, bisognerà ripartire da zero. Il piano della Roma è ancora in stallo. Ma solo su Mutu hanno pensato con tutte le risorse che hanno? Mi sembrerebbe un po poco no? Il progetto ROMA di Luciano Spalletti, Pradè e Conti non è più chiaro. Non si intravedono giorni celesti e pieni di sole. Se andiamo a fare due conti fino ad oggi in casa nostra possiamo sorridere solo per il rinnovo del contratto di Danielino Futuro Capitano De Rossi. Per il resto cosa ha combinato la nostra dirigenza? Non è una critica al loro operato perchè sappiamo che negli ultimi anni ci hanno regalato acquisti che si sono dimostrati eccellenti nonostante il budget limitato come quello dei SENSI. Ma tornando ai conti, in primo piano fin’ora esce fuori che abbiamo venduto il "tacco de Dio" in arte Mancini alla nostra prima concorrente per il titolo del campionato, naturalmente rinforzandola, anche se il brasiliano ha viaggiato, viaggia e viaggierà (spero) a corrente alternata in molte occassioni e dato via senza tante spiegazioni il francese Giuly che ha dimostrato di saper integrarsi bene nel modulo di Spalletti. E’ stato definito proprio ieri l’accordo per il giovane Cerci con l’Atalanta che sarebbe stata una buona alternativa a questa Roma dato i suoi splendidi gol a Pisa, con il pericolo che la prossima stagione non potremmo neanche riscattarlo e cederlo definitivamente. Con l’acquisto di Riise abbiamo risolto il problema Tonetto e niente più. Il bello e mi ripeto, sarebbe sapere quale sia la strategia della Roma, ma soprattutto sapere questo benedetto progetto che una volta c’era e che sembra essersi smarrito nel musone di Tempestilli. Spalletti ieri in conferenza ha detto che Baptista non gli serve, siamo pieni a centrocampo e Perrotta -aggiungo personalmente- non lo si può escludere. Ma allora questi due giocatori che Spalletti vuole splalmandolo ad ogni occassione che capita davanti ai media e che servono a questo organico, dove sono? Chi sono? Da Trigoria non arrivano notizie confortanti. Il mercato non è finito ma il nostro a questo punto, non è mai cominciato. Riise e Loria sono senza ombra di dubbio per "parare" le gaff che abbiamo avuto in molte circostanze la scorsa stagione con Tonetto, Cassetti, Ferrari e l’indisponibilità di Juan. Ma cosi, vendendo due pezzi ritenuti dal sottoscritto importanti per la stabilità del gioco spallettiano, abbiamo indebolito come non mai questa rosa. Sul mercato in questo momento cosa è rimasto? Vogliamo prendere Ronaldo e Vieri a parametro zero? Non ci voglio manco pensare! Montella, che io adoro come uomo e come calciatore non ha più i tempi del prodigio che era e non può competere con questa rosa. I suoi 34 anni sono stati spremuti per benino soprattutto dalla nostra Roma negli ultimi anni. Non è possibile arrivare in questo momento particolare della preparazione senza avere la rosa al completo. Abbiamo avuto l’esempio di Vucinic e Cicinho che arrivando tardi nella preparazione delle scorse stagioni non hanno assimilato bene ne gli allenamenti ne i meccanismi del gioco. Vogliamo puntare su Iaquinta e magari anche su Di Natale? Sono stati ritenuti incedibili dalle rispettive società e i tifosi giallorossi non è che abbiano tanta simpatia per questi due. Vogliamo spendere tutto il nostro budget societario per acquistare Huntelaar che da voci di corridoio non ha intenzione di venire nella capitale, con la sua giovane età? Gli altri nomi che accostano alla nostra Roma sono solo pura fantasia mediatica e niente più. Concludo dicendo che la fiducia alla fine, il popolo giallorosso credo ce l’abbia sempre nello staff, perchè in fin dei conti al cuor non si può comandare. Però quel progetto vincente che sembrava essere solo l’inizio di tanti successi con risultati eccellenti sembra essersi svanito da quella tristezza nel volto di Tempestilli. Il mio pensiero in questo momento parla all’unisono con il mio cuore: ROMA torna a sorridere come solo tu sai fare e acquista prima di subito quei due giocatori che servono a Spalletti per fare faville e far tremare ancora chi vuole che questa Roma crepi calcisticamente parlando insieme a tutti i propri tifosi. FORZA ROMA ORA PIU’ CHE MAI!