Forza-Roma.com | Un derby capitolino di coppa Italia che sembrava non avere le stese aspettative di quello in campionato… questa almeno era l’aria che tirava nei giorni prima della sfida.
Ma, sopratutto in una città come Roma, il derby è sempre il derby e già poche ore prima dell’inzio della partita si percepiva la giusta tensione da entrambe le parti, tanto da mettere il allarme le forza d’ordine che, motivati dalle solite questioni di sicurezza, hanno blindato la capitale creando innumerevoli disagi al pressante traffico capitolino.
Dopo poco dal fischio d’inizio si capisce che i giallorossi hanno difficoltà ad esprimere il proprio gioco (non che in questa stagione sia una novità) con una formazione iniziale ancora sbagliata da Ranieri che inserisce Adriano dal primo minuto a scapito di due giocatori abili nel movimento e nel saltare l’uomo come Menez e Vucinic.
Dopo una prima frazione in cui la Roma rischia in più di un’occasione, saranno proprio questi due, subentrati al posto del brasiliano e di Greco, a cambiare le sorti della partita permettendo ai giallorossi di portare a casa la qualificazione ai quarti di coppa italia.
Come sempre nei derby sono i singoli episodi o gli errori individuali a sbloccare le situazioni. Prima il rigore trasformato da Borriello, concesso pe il colpo di mano di Lichtsteiner poi, pochi minuti dopo, il pareggio laziale con Hernanes, anch’esso su rigore concesso per il netto fallo di Juan su Zarate.
Il secondo gol della Roma arriva nel momento cruciale, quando l’errore individuale può costare la qualificazione. Fortunatamente è Radu a regalare la palla a Simplicio che resta freddo e insacca alle spalle di Berni.
Al fischio finale la Roma vince ma non convince… ma sopratutto si porta a casa una vittoria importante per la possibile svolta psicologica in una fase topica della stagione, perturbata o caricata in maniera eccessiva, a detta di Ranieri, da parecchi “scazzi” estemporanei.
Fino a che le tensioni di questo periodo non saranno dissipate completamente basta cosi…
Ricardo Lelli