Rassegna Stampa – Corsport – Roma a Torino senza Juan, Perrotta e Pizarro. I tre non sono stati convocati da Ranieri. Il tecnico giallorosso ha iniziato la conferenza stampa della vigilia: «La Juve è un grande ostacolo e gli esami nel calcio non finiscono mai. Dobbiamo vincere, anche perché siamo ancora sotto in classifica. Ma che si tratti della mia ex squadra come di un’altra, mi accompagna la voglia di vincere sempre. Non c’è voglia di rivalsa verso Del Neri (che l’anno scorso con la Samp fece lo sgambetto alla Roma facendole perdere il treno scudetto). Andiamo ad affrontare una squadra messa bene, non dobbiamo sbagliare nulla perchè hanno campioni che conosco bene e che possono risolvere la partita in qualunque momento».
MENEZ, GRECO, TOTTI E…AQUILANI – «Menez si esprime bene ovunque – afferma Ranieri – e non è fragile fisicamente, anche Totti che è più muscoloso ha sofferto lo stesso trauma alla spalla. E’ ancora un potenziale campione, sta migliorando tantissimo. Per lui questo è un anno importantissimo. Greco? Deciderò se farlo giocare dall’inizio. Ha fatto due ottime partite entrando col Basilea e con l’altra squadra (il derby con la Lazio, ndr). Poi ha giocato tutta la partita con la Fiorentina e ha avuto i crampi. Domani non gli verranno. Totti o Del Piero? Da allenatore della Roma mi terrei Totti. Aquilani? Io lo vedevo quando stavo al Chelsea e aveva 16 anni. E’ un giocatore splendido, un campione eccezionale. Spero siano finiti i suoi infortuni»
BLANC? NON RISPONDO – Gli chiedono di Blanc ma il tecnico preferisce glissare: «Non gli rispondo, parlo di calcio». Possibile vedere Menez, Totti, Vucinic e Borriello insieme? «E perché non ci mettiamo dentro anche due attaccanti della primavera? Quando vuoi lottare su tre obiettivi devi avere tanti validi campioni, poi a turno giocheranno a seconda di chi sta meglio. Bisogna accettare questo perchè le grandi squadre hanno grandi campioni. Naturalmente ogni campione ha le sue caratteristiche. Totti e Vucinic si conoscono da tanto tempo. Borriello invece ha fatto un movimento nell’ultima partita che Totti non si aspettava. Ma la forza dei campioni è che sanno giocare in sintonia e in breve tempo».