La partita l’ha decisa lui: Mirko Vucinic. Finalmente è tornato. Il Montenegrino si è ripreso la sua Roma, dopo quello ch’è sembrato essere un infinito periodo d’assenza. Entra lentamente, con la tranquillità che lo contraddistingue. Entra al posto di un Totti stanchissimo e delusissimo. Voleva segnare, nemmeno ha aspettato in panchina. Non è stato un bel gesto, ma a farlo sorridere ci ha pensato Mirko Vucinic, con un gol al 92′ che rimarrà per sempre nei cuori dei tifosi della Roma. Mancava lui, mancava il Genio. Menez ha aperto la strada e Vucinic ha bucato l’Inter alla sua maniera, con un gol stupendo. Fosse stato facile, avrebbe sbagliato di proposito, credo. Lui è così. Infinitamente importante. Mancavano Riise, Vucinic, il vero Juan ed uno straordinario Menez alla Roma. Son tornati. Benitez ha mostrato i suoi limiti, l’Inter pure. La Roma si è rialzata ed ora hanno già paura di noi. Già parlano di arbitraggio favorevole ai giallorossi. Assurdo, veramente assurdo. Abbiamo dominato tutta la partita, li abbiamo chiusi nella loro metà campo. Juan e Burdisso hanno completamente annullato Eto’o, Sneijder, Milito, Coutinho e Pandev. Riise si è ripreso la sua fascia e Cassetti ha lanciato un segnale ai suoi detrattori. La Roma sta guarendo, non è guarita…ma sta guarendo. E come fossimo in guerra, ci vuole qualcosa di “forte”…prendiamo un bicchierino e brindiamo alla Roma: Amaro Montenegro, sapore vero.
Ave atque vale.