ROMA (29 aprile) – As Roma a picco a Piazza Affari, dove i titoli perdono l’8,16% a 1,08 euro dopo essere stati sospesi per eccesso di ribasso a -11,7%. È passato di mano 1 milione di pezzi contro una media giornaliera di 2,7 milioni nell’ultimo mese.
Le quotazioni, spiegano dalle sale operative, risentono della notizia, anticipata ieri da Radiocor, dell’allontanamento tra George Soros e la famiglia Sensi per acquistare la società. I colloqui tra le parti sono infatti finiti su un binario morto e, a meno di colpi scena, è difficile che Soros torni in campo. UniCredit, principale creditore del gruppo Sensi, tiene intanto d’occhio la vicenda, consapevole che la cessione del club alleggerirebbe la posizione debitoria della controllante Italpetroli.
Al momento, il finanziere sembra intenzionato a non rilanciare, né a ripartire se non riceverà segnali precisi dalla proprietà giallorossa: la palla, quindi, è in mano alla famiglia Sensi. I tifosi intanto continuano a sperare che la ritirata di Soros sia semplicemente "tattica" e non definitiva e che il finanziere possa tonare in pista per comprare la squadra e rilanciarla con una grande campagna acquisti.