Ora non conta più nulla. Contano due palloni, 90/95 minuti di gioco, una cinquantina di giocatori…e quattro squadre. Roma, Chievo, Inter e Siena. Gli occhi di tutti gli italiani, e non solo, saranno fissi su quei due palloni e su tutti quei giocatori che oggi, comunque, entreranno nella storia. Ci sono la paura, l’ansia che mai così tanto sta riempiendo queste ultime ore e ci saranno le nostre lacrime, in qualsiasi caso, e un’esplosione d’amore. Paura…paura di essersi solo illusi, paura di aver solo sognato e paura di ricacciarsi in gola qualsiasi urlo, come due anni fa. Paura di dover avere rimpianti. Paura. Ho tanta paura. Siamo arrivati fino a qui, di nuovo…siamo ad un passo dal miracolo…siamo ad un passo dall’apoteosi. Paura di parlare, scaramanzia, sensazioni e sentimenti. Sentimenti contrastanti…come la gioia e l’inquietudine. Da domani non ci prepareremo per domenica prossima, da domani non potremo più pensare alla prossima chance. Oggi è l’ultima spiaggia…e la cosa più brutta è che non dipende da noi. Non so come vivrò questa partita…non so che cosa farò dopo…so che ora non pregherò, perchè non lo faccio mai…ma spererò…perchè io ci credo. Perchè io, comunque vada, ringrazierò tutti. Anche voi. Vi ringrazio di tutto e di questa splendida stagione. Di tutti i bei momenti passati insieme. Non è un addio, no no…ma voglio ringraziarvi di cuore. Abbiamo condiviso tanto in questo periodo…siamo una grande famiglia…spero festeggiare con voi qualcosa di grande, ma se non dovesse succedere tornerò qui…con un po’ di malinconia, forse…ma non ha senso parlare di cose che ancora non sono successe. Manca poco, ormai. E noi stiamo tremando tutti, siamo tutti tesi. Qualcuno nasconde le emozioni dietro false certezze, qualcuno non si nasconde e dice che ha paura. Io ho paura di doverci rimanere un’altra volta…non ne ho più voglia. Non ce lo meritiamo…stringiamoci tutti e cantiamo insieme…stringiamoci tutti e urliamo il nostro amore per la Roma…che da niente e nessuno potrà essere scalfito. Niente e nessuno. Sta per calare il sipario…ed io, come il più triste attore, non ho voglia di togliermi il trucco e scendere dal palco…ragazzi, grazie. Di tutto.
Ave atque vale.