Ecco come la Gazzetta dello Sport fotografa la prossima finistra di calciomercato per i giallorossi:
«Non vorremmo conoscere altri pensieri che questa rincorsa scudetto… almeno fino al derby». La voce appartiene alla dirigenza. La Roma ragiona come un sol uomo e proprio questa convergenza di interessi — tutti protesi a raggiungere lo stesso obiettivo — l’ha portata fin quassù. Però c’è un risultato già acquisito da cui partire per pianificare la stagione 2010-11: la partecipazione alla prossima Champions League. Per le casse societarie, il vero portone cui fa riferimento Ranieri è il ritorno nell’Europa di serie A dall’ingresso principale, senza la frontiera del preliminare. A sei giornate dalla fine, con 15 punti di vantaggio sulle quarte, servirebbe un crollo verticale per mancare l’obiettivo.
Operazioni mirate Ameno di passaggi di proprietà e con l’esposizione debitoria di Italpetroli ancora da risanare , la partecipazione alla Champions (e l’aumento delle sponsorizzazioni) consente alla Sensi di tornare a investire qualche milione sul mercato. Non cifre folli, maoperazioni mirate che potenzino la squadra. Innanzitutto l’acquisto di Toni dal Bayern e un accordo con l’Inter che consenta a Burdisso di restare nella capitale. L’ingaggio di Simplicio dal Palermo a costo zero. Poi i rinnovi dei contratti: quello di Julio Sergio, che consentirebbe la cessione di Doni (in partenza c’è anche Baptista, che a fine stagione si sposerà). Sul tavolo di Pradè ci sono un paio di nomi nuovi: quello di Sotiris Ninis, 20 anni, ala destra del Panathinaikos, già avvicinato in passato, mattatore nel doppio confronto di Europa League. Nello stesso ruolo, si segue con interesse anche il brasiliano dell’Atalanta Ferreira Pinto. Domenica lo vedranno da vicino.