“Le due sfide contro il Leverkusen saranno decisive in ottica qualificazione”. Alla vigilia della sfida contro il Bayer, Rudi Garcia fissa gli obiettivi a breve termine per riuscire a centrare il passaggio del girone di Champions League.
“Dopo Borisov abbiamo capito che questa competizione è un mini campionato e dobbiamo mettere in campo quanto di buono abbiamo fatto finora in Serie A”.
Per il tecnico giallorosso la Roma si trova in una settimana ricca di emozioni sia a livello europeo, che in ambito italiano: “Domani sarà importante in termini di classifica di Champions, mentre domenica potremmo anche prenderci il primo posto in campionato. Sono contento di vivere questa settimana, ma lo sarò ancora di più se arriveranno due risultati positivi”.
Ecco le domande e le risposte della conferenza stampa di Rudi Garcia alla vigilia di Bayer Leverkusen-Roma.
Dzeko e Rudiger sono assenti da qualche settimana: sono pronti per tornare dal primo minuto?
“Sono pronti, forse non hanno 90 minuti nelle gambe. Anche se giocare difensore centrale, ovviamente, è differente rispetto al lavoro che fa un attaccante: il centravanti spende più energie. Posso contare su una rosa, fatta eccezione per gli infortuni di più lunga durata, gli altri sono tutti a disposizione e questa è una buona notizia”.
Cosa teme di più del Leverkusen? Il tecnico Schmidt ha detto che la chiave della partita si baserà tutto sul pressing alto.
“Sappiamo che il Leverkusen ha una buona squadra ed è vero: gioca a ritmo alto e per il momento ha fatto bene in Champions League e meno bene in campionato. Hanno giocatori di livello e domani sarà una grande gara. Noi sappiamo con che stato d’animo arriviamo qua. Sono 15 anni che la Roma non fa risultato in Germania, ma noi cerchiamo l’exploit: la partita di domani è importante in ottica della classifica della competizione. Domenica, invece, avremo la possibilità di prendere il primo posto in campionato. Una settimana veramente eccitante: sono contento di viverla ma lo sarò ancora di più in caso di risultati positivi”.
È tramontata definitivamente l’idea di gioco di Borisov a favore di una squadra più equilibrata?
“Sì e no. No perché abbiamo vinto contro l’Empoli nel secondo tempo con lo stesso sistema di gioco usato a Borisov e a Palermo. Sì perché almeno nel secondo tempo di Borisov e nella partita di Palermo abbiamo fatto bene nel 4-4-2 che potremmo usare domani, ma non dobbiamo essere legati solo a un sistema di gioco. L’importante è saperlo utilizzare bene. Poi bisogna sempre tener conto di come gioca l’avversario. Domani sarà importante l’atteggiamento in campo e avere fiducia nei nostri mezzi. Domani potrebbe essere davvero una gara molto interessante da seguire: loro giocano sul ritmo alto e noi dovremo fare una bella prestazione per fare dei punti”.
Lei finora in Champions ha vinto tre partite e una sola con la Roma: è un numero che vuole migliorare?
“Io gioco sempre per vincere. Non parlo del Lilla perché era un’altra Champions League. Con la Roma ho disputato otto partite da quando sono arrivato, in cui abbiamo affrontato due volte il Bayern Monaco, due volte il City e una volta il Barcellona. Sì, era possibile fare meglio, ma giocheremo sempre per lo stesso obiettivo: provare a vincere e fare punti. Non serve guardare indietro. La classifica è quella che è dopo due giornate e i risultati sono quelli: essendoci poche partite, domani sarebbe bene prendere dei punti per avere ancora il destino nei nostri piedi”.
Cosa serve per avere più stabilità a livello europeo ed elevarsi in una competizione come la Champions?
“In questa squadra per fortuna sono arrivati giocatori che conoscono meglio la Champions, ma tanti altri stanno ancora facendo esperienza in questa competizione. Questo non vuol dire che non ci siano ambizioni da parte nostra: vogliamo passare il girone. Dopo Borisov abbiamo capito che la Champions è un mini campionato: se non vinci non vai lontano. Proprio per questo le due partite contro il Leverkusen sono importanti in ottica qualificazione. In campo dobbiamo mettere tutto quello che abbiamo fatto in campionato e che ci ha permesso di essere secondi. Il Bayer è una squadra con calciatori di qualità e dobbiamo essere bravi a impedire loro di sfruttarle. Serve equilibrio nel corso dei 90 minuti e domani vedremo se da tutti questi punti di vista saremo migliorati o meno”.
Quanto è stato utile vedere il doppio match giocato della Lazio in fase di qualificazione contro il Leverkusen?
“Dal 1 luglio hanno già giocato 14 partite e ne abbiamo studiate quasi tutte e in tutti questi match ci sono delle cose ricorrenti sulla qualità e anche sulle imperfezioni, come in tutte le squadre. Approfondire l’avversario è importante e abbiamo già iniziato a mostrare piccoli dettagli ai calciatori, che a volte fanno la differenza. Che sia un calcio piazzato, una situazione di gioco: bisogna stare attenti sia in fase difensiva sia in fase offensiva. Dopo aver sottolineato il bel lavoro del mio staff contro l’Empoli, continuiamo sempre a lavorare così. Il nostro obiettivo è quello di dare tante informazioni ai giocatori: speriamo siano le migliori possibili”.
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