RAPPORTO CON L’AMBIENTE
Le mie parole dopo la Sampdoria? Volevo rassicurare la piazza. Ho detto che non sarò mai un peso perché ho imparato ad amare la Roma. Il giorno che mi accorgerò di non essere più utile al club per vincere trofei, mi farò da parte. Ma fino a quando i giocatori saranno con me, io voglio vincere qui perché sono venuto per questo. Con questa squadra, in questa piazza che è forse la più difficile al mondo, è ancora possibile vincere. Poi faremo i conti a fine stagione, ma come accade sempre in tutte le società.
CONFRONTO CON LA SQUADRA
Lo spogliatoio è sacrosanto, ciò che viene detto tra la squadra e l’allenatore resta tra le quattro mura. In ogni caso, nello spogliatoio non ci sono sedie, ci sono solo panchine.
ITURBE E GERVINHO
Sono due casi differenti. Se parliamo del campionato, loro devono segnare di più. Se parliamo dell’Europa loro hanno segnato parecchio. Parlo di Gervinho, Iturbe è stato fuori per i vari infortuni. Gervinho è lo stesso giocatore che faceva alzare in piedi l’Olimpico con le sue giocate. Deve tornare al suo livello. Per Manuel è differente: deve tornare in condizione, al 100%, per esprimere le qualità di cui dispone. Io ho totale fiducia in tutti i miei giocatori, non solo in loro due.
RESPONSABILITA’
Quando le cose andavano bene, nei primi sei mesi di questa stagione, non cadevo nell’euforia. Come ora non cado nel pessimismo e nel catastrofismo. Resto sereno perché dopo la pioggia viene il sole. Il sole dobbiamo farlo salire noi. Come ha detto Keita, lasciate i giocatori tranquilli. Io mi prendo la colpa, ma non parlate della squadra. Sembra che siamo in lotta per la salvezza, invece siamo in corsa in Europa per qualificarci al prossimo turno. Faremo la partita giusta, mettendo tutto per questa maglia, se avremo successo andremo avanti. Non c’è altro da fare che concentrarci su questo match.
CAMBIAMENTI TATTICI
In queste ultime tre settimane abbiamo utilizzato tre sistemi di gioco differenti, possiamo anche utilizzarne un quattro, ma non è questo che fa la differenza. La differenza è che la palla non entra. Con la Sampdoria abbiamo giocato un’ora buona, creando occasioni, ma senza riuscire a segnare. Finché la squadra si rende pericolosa sotto porta, io sono tranquillo. Il problema della sconfitta di due giorni fa è che è arrivata dopo tanti pareggi. Fosse arrivata dopo alcune vittorie, sarebbe stato diverso. Non è tutto da buttare, non è da buttare il bambino con l’acqua sporca del bagno. Torneremo a vincere solo se esprimeremo un bel gioco. E per giocare bene dobbiamo avere la fiducia nello stadio almeno durante la partita.
ALLENATORI DIMESSI IN PASSATO
E’ una piazza difficile per i giocatori, non solo pure per gli allenatori. Chi pensa che mi arrendo alla prima difficoltà, non mi conosce. Spero di incontrarne altre di difficoltà, non in questa stagione visto che ne abbiamo avute già tante.
Photo Credits | Getty Images