Fabrizio Grassetti, presidente dell’Utr a Rete Sport:
“L’atteggiamento dei poliziotti olandesi non ci tutela, anzi, l’ho trovato punitivo, non siamo stati noi a macchiarci di reati. Ci potevamo aspettare alcune misure di sicurezza, ma così è troppo. Appena atterrati e scesi dall’aereo, ci hanno fatto salire su dei bus che ci aspettavano, ci hanno portati in aperta campagna dove ci siamo fermati. A quel punto ci hanno fatto scendere ad uno ad uno tra i due bus, ci hanno fotografato col documento in mano e perquisito in maniera a dir poco minuziosa. Alcuni di noi lamentavano dei bisogni fisiologici ed in quel caso uno di loro ci accompagnava vicino ad un albero. Noi eravamo passati già sotto i metal detector in aereo e tutto ciò comporta tempi lunghissimi oltre che ad una situazione molto sgradevole”.
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