Il Corriere dello Sport – L’articolo di Francesco Totti, pubblicato stamane sul corsport, in cui il capitano della Roma parla del suo straordinario ritorno in campo dopo l’ennesimo stop.
Ho aspettato qualche tempo prima di commentare il mio rientro in campo e i tre gol. Ho letto tanti commenti interessanti, tanti numeri, statistiche, celebrazioni. Sicuramente mi ha fatto piacere, però la cosa che mi preme in questo momento è ringraziare le persone che mi hanno seguito durante il recupero e che si occupano con impegno anche dei miei colleghi. A cominciare da Giorgio Rossi, sempre attento a tutte le nostre necessità. Per passare pii ai giovani terapisti Vincenzo Buzzi, Umberto Mei, Maurizio Berecevic e Alessandro Cardini, che con l’entusiasmo della loro giovane età ci seguono sempre con professionalità e simpatia. Poi, Silvano Cotti, che ha portato alla Roma la professionalità maturata durante le sue esperienze nei grandi in cui ha militato e in Nazionale e con i grandi campioni con i quali ha collaborato. E ancora lo staff medico, a cominciare dal responsabile Vincenzo Affinito, che vanta un’esperienza trentennale nel mondo del calcio, ai medici Spataro, anche lui con un’esperienza decennale nello sport e Pengue, il quale segue costantemente il mio stato di salute e quello della mia famiglia. Ringrazio i miei storici collaboratori Vito Scala e Silio Musa. Silio si è dimostrato ancora una volta, oltre che un ottimo professionista, un vero mago dei recuperi del ginocchio che ci invidiano tanti club di serie A. Ci tenevo a fare questo ringraziamento in un momento particolarmente felice, che va esteso a tutti i collaboratori che sono al fianco della squadra, compresi i magazzinieri che formano un gruppo importante anche se non va in campo. Voglio ringraziare queste persone, che non vengono quasi mai ricordate per quello che fanno costantemente. In questi giorni ho letto tanti elogi, come dicevo all’inizio. Mi hanno fatto piacere, ma in qualche modo mi incuriosiscono. Io sono lo stesso Totti dell’inizio della stagione, quello che veniva messo in discussione per il contratto che dovevo sottoscrivere. Si dibatteva sull’opportunità di farmi un prolungamento a quelle cifre note su quasi tutti i mezzi di informazione, sulle trasmissioni televisive e radiofoniche, addirittura qualche sito internet si è avventurato in sondaggi. Sono state messe in discussione le mie potenzialità presenti e future. Ora mi sembrano tutti concordi nei giudizi sulla mia persona e questo da una parte non mi sembra corretto, perché a distanza di qualche mese si è cambiata opinione. Ho saputo che alcuni personaggi politici e della Roma bene sono andati a mettere in dubbio l’opportunità del rinnovo del mio contratto, nelle stanze dei dirigenti e nei salotti esclusivi della nostra città. Perché non uscire allo scoperto direttamente con il sottoscritto? Mi piacerebbe conoscere i nomi di questi detrattori, ma purtroppo non mi sono stati riferiti. Domenica al terzo gol mi sono girato verso la tribuna per esultare e condividere la gioia con la mia famiglia e mi sono accorto anche delle grandi esultanze in tribuna Vip. Magari erano le stesse persone che qualche tempo fa mi mettevano in discussione. Ma questa volta sono state buone, forse perché si avvicina il Natale e a Natale arrivano i regali. Chissà se Babbo Natale sarà buono con loro o riserverà qualche sorpresa… In questo periodo ho sentito tante storie sul mio conto. Un ex dirigente del calcio ha detto che in campo sono statico. Gli devo dare ragione, perché rispetto alla velocità con cui lui chiudeva le porte degli spogliatoi a chiave io sono una lumaca in campo…e poi a un mio ex collega che è molto attaccato al suo record di derby vinti, posso ricordare due date che porterò sempre con me: il 17 giugno 2001 e 9 luglio 2006, le date dello scudetto e della coppa del mondo vinti e che nessuno potrà mai togliermi. Visto che si è parlato tanto del mio contratto, posso dire che per me è un discorso superato, conclamato e guardo con serenità a quello che dovrò fare nella Roma come calciatore nel prossimo futuro e successivamente da dirigente. Sempre che mi vorranno…e se sarà capito, visto quello che è successo qualche tempo fa. Basta sapere se non vado bene, perché posso togliere il disturbo. Veniamo al calcio giocato. Il Bari è una squadra organizzata, veloce, la sorpresa del campionato. All’Olimpico ha giocato con personalità. Mi dispiace per Gattuso, il momento che sta attraversando non è facile, ma è un grande campione, saprà reagire e tornerà protagonista nel Milan e nella Nazionale. Così come mi dispiace per Toni. Non so come andrà a finire la storia col Bayern, ma anche lui ne verrà fuori. Io con lui ho sempre in piedi una scommessa per una sfida a tennis. Il calcio italiano è molto aggressivo e agonistico. In Champions ho visto un grande Barcellona, che ha tecnica, velocità di esecuzione, forza fisica, rapidità di pensiero. Ha messo in difficoltà l’Inter, che è la migliore squadra del campionato, la più completa. Complimenti a Guardiola, che ho avuto come compagno alla Roma per un breve periodo. Era alla fine della carriera, ma già si muoveva da allenatore in campo ed era un riferimento per i più giovani. Spero che la Roma nella prossima stagione possa disputare la Champions. È bello sfidare le squadre di alto livello e andare negli stadi più belli d’Europa. Infine lunedì presenterò il mio sito internet. Sarà il mezzo di comunicazione ufficiale con cui potrò controbattere prontamente su qualsiasi tematica. Anche i tifosi troveranno il loro spazio. Appuntamento a lunedì, nella speranza che la gara di Bergamo ci regali qualche soddisfazione, anche se quello per noi è un campo storicamente molto ostico.