Le parole di Victor Ibarbo ad ASRoma.it, per il “match-program” di Cagliari-Roma.
Come gestisce le emozioni? All’Olimpico quando è entrato contro la Fiorentina cosa ha provato?
“Sì, mi sono emozionato ma in queste situazioni cerco di godermi il momento. Poi sono entrato subito in partita. Sfortunatamente il risultato della gara non è stato buono, ma ci sono tanti buoni motivi per guardare al futuro con ottimismo. Sono davvero molto contento di aver esordito con questa maglia”.
La Roma la seguiva da tempo, ma l’offerta si è concretizzata solo negli ultimi giorni del mercato invernale.
“Sono in Italia da cinque anni e ho lavorato bene per poter trovare una grande squadra. Ora che sono arrivato alla Roma sono molto felice e credo di essere pronto per un grande club”.
Come procedono i suoi primi giorni romani?
“Bene mi sto ambientando un po’ alla volta, peccato per il problema muscolare che è accaduto in allenamento. Mi sento già nel gruppo”.
Qualche parola sul momento della Roma?
“Ultimamente i risultati non sono ottimi, ma non ci dobbiamo fermare e dobbiamo continuare a lavorare nonostante le assenze”.
Cosa le hanno detto i suoi ex compagni, Astori e Nainggolan?
“Mi hanno aiutato quando sono arrivato a Cagliari e ora stanno facendo lo stesso qui a Roma. Mi hanno detto che Roma è una piazza bella, dove si giocano partite competitive e dove c’è pressione, ma una pressione positiva”.
E ha ricordato a Totti l’episodio dell’esordio?
“No. Francesco Totti è una leggenda a Roma. Cercherò di sfruttare al meglio questa occasione per crescere ancora come calciatore”.
Dove preferisce giocare prima punta o esterno d’attacco?
“Il ruolo lo decide il mister, ma credo che mi abbiano portato qui come esterno. Se poi mi vogliono impiegare come prima punta, non c’è problema”.
Quali i suoi obiettivi?
“Ho ambizione, l’ho sempre avuta. Ora che sono arrivato in questa squadra, voglio vincere tutto e dare del mio meglio per contribuire a raggiungere questi successi. Sono emozionato di giocare in una società di così alto livello”.
Obiettivo gol?
“Voglio migliorare e aumentare il numero dei gol. Il mio compito però è soprattutto quello di aiutare i compagni e fare assist per loro”.
A proposito di gol, lei al Cagliari ha avuto Zeman come allenatore che ha una particolare attenzione per gli attaccanti.
“Gli devo molto, mi ha insegnato tanto e mi ha dato la possibilità di giocare e crescere come calciatore”.
Quale invece il suo giudizio su Zola?
“Molto diverso da Zeman. È stato un grandissimo calciatore e trasmette tranquillità al gruppo. Fa molto lavoro sulla palla e si fatica meno rispetto agli allenamenti di Zeman”.
Che gara sarà Cagliari-Roma?
“Mi spiace molto non far parte della partita, avrei voluto anche io dare una mano. La Roma deve andare lì per fare i tre punti. Con l’ambizione di fare bene, ma partendo sempre con l’umiltà necessaria per impostare al meglio ogni match”.
Quanto conta il fattore campo al Sant’Elia?
“Molto, è uno stadio caldo. I tifosi non sono moltissimi, ma molto vicini alla squadra. Ma la Roma può e deve fare bene”.
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