ROMANISTA: Daniele Pradè in bilico, il ds è sotto esame

(NEWS AS ROMA – PRADE’IN BILICO, E’SOTTO ESAME – ILROMANISTA) – Daniele Pradè, direttore sportivo della Roma è sotto esame. Come pubblica il quotidiano Il Romanista in un articolo di stamani: "La Roma sta cercando un manager che abbia competenze di gestione  precise, un dirigente che possa anche ricoprire la carica di direttore generale. Oggi non ce l’ha: ha un direttore sportivo, Daniele Pradè, e un direttore tecnico, Bruno Conti. I nomi che sono usciti soddisfano solo in parte l’identikit che in questi giorni si è tratteggiato a Villa Pacelli. L’idea di Rosella Sensi è che questa nuova figura  possa avere di per sé un profilo immediatamente rappresentativo. Il nome di Gian Paolo Montali, per  esempio, avrebbe risposto a questa logica. In attesa di scoprire quale sarà il futuro, l’As Roma sente la necessità di "rimpolpare" il proprio organigramma societario. Forse è l’ultima eredità lasciata da Luciano  Spalletti che già in passato fece in modo di inserire Daniele Baldini, la sua vera spalla in fatto di mercato, nello staff primigenio. Alla presidenza – fino all’ultimo – l’ex allenatore aveva palesato la sua esigenza di avere anche altri riferimenti in società. In particolare, il rapporto tra Spalletti e Daniele Pradè si era esautorato, negli ultimi tempi si era pressoché arrivati all’incomunicabilità.
Resta curioso che il rinnovo del contratto di Pradè, così come quello di Conti, non sia mai stato annunciato dalla società – era lo scorso gennaio – ma scoperto dal mondo nelle pieghe di un bilancio buttato lì, timido, sul sito nella passata primavera. Anche adesso si lavora dietro le quinte, soprattutto con l’intenzione di accompagnare Claudio Ranieri nel suo nuovo corso. Se la Roma ancora adesso ha la necessità di vendere qualcuno per trovare da qualche parte 15 milioni, è perché finora non ha ceduto come doveva e come voleva, come voleva soprattutto la proprietà. Spalletti o non Spalletti. Quest’estate se ne è andato "solo" Aquilani quando nei piani era prevista almeno un’altra cessione, era stato anche detto pubblicamente: Julio Baptista e/o Jeremy Menez, forse Taddei, Cassetti e Tonetto, oltre ai vari Andreolli, Esposito, Greco e Antunes (su Okaka solo alla fine Spalletti ha deciso di "lavorarci"). Nella lista d’oro dei partenti c’erano anche Juan e Vucinic, e il brasiliano è stato a un passo dal Real Madrid prima dell’ennesimo infortunio. Di tutte queste possibilità non ne è stata percorsa nemmeno una: la Roma non ha venduto più nessuno e quindi, eccoli,
all’ultimo giorno di mercato, stagliarsi Lobont e Zamblera.
I piani di Spalletti, consegnati a Rosella nell’incontro di giugno, sono saltati e quindi è saltato lui: il tecnico le aveva consegnato una decina di nomi tutti "abbordabili", tutti a prezzi da discount, in linea con i tempi che si vivono da queste parti. Sicuramente c’era il nome dello svincolato Julio Cruz, che Spalletti avrebbe gradito già due anni prima (magari nell’operazione Chivu) o anche tre anni prima, magari al posto di Vucinic che non è mai stata una prima scelta per il toscano (in assoluto a Spalletti hanno comprato soltanto Pizarro, mentre lui sognava Di Natale, Iaquinta, Adriano, Amauri, Mutu… e poi un portiere qualsiasi, ma possibilmente un  portiere).
In questo contesto è stata definita «catastrofica  » la scelta di cedere Galloppa al Siena, oltre a mezzo Curci, per Artur e Loria. Sempre in quell’estate era stato praticamente ceduto Matteo Brighi al Torino prima che intervenisse lo stesso Spalletti per bloccare tutto proprio all’ultimo istante (una specie di deja vu di Mancini in viaggio per Torino via Milano). Ma la cartina di tornasole è un’altra: la cessione di Aquilani al Liverpool è stata "smossa" da Rafa Benitez messosi direttamente in contatto con i vertici presidenziali per avere il giocatore che gli piace tanto. C’è insoddisfazione nella società che fra l’altro entro gennaio – sono un paio di mesi, ormai – dovrà affrontare undici (11!) contratti in scadenza. C’è insoddisfazione anche nei giocatori, in quelli rimasti con le promesse in mano: Pizarro, Brighi, lo stesso Perrotta, tra i nomi più importanti. La questione Totti (that is the question) è trattata direttamente da Rosella per l’importanza che ha, per il rapporto con il capitano e perché alternative non ne ha. Le sta cercando apposta. Magari le firme vengono dopo il digì".

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15 commenti su “ROMANISTA: Daniele Pradè in bilico, il ds è sotto esame”

  1. Ragazzi …….Ragazzi…….purtroppo la roma oggi e’ una societa’ con problemi economici,ed e’ costretta a tirare la cinghia!!!Non mi dite che siete tutti milionari,e che non sapete che cosa significhi non riuscire ad arrivare a fine mese….provate ad allargare la vostra veduta ed otterrete l’effetto” roma”.ok???Facciamo il tifo per una squadra ,composta da giocatori,che purtroppo per un motivo o per un altro non riescono mai a dare come risultato, la formazione schierabile + forte!!!vi faccio un riepilogo dal 2001….via cafu’,via aldair,via candela’,via emerson,samuel,cassano,mancini,assuncao,nakata,montella,delvecchio,chivu…………e non abbiamo mai e ripeto mai avuto la fortuna di rimpiazzare dignitosamente la perdita di ognuno di questi!!!ma di nomi da fare ce ne sarebbero ancora …..e’ da batistuta che non si riesce piu’ ad avere un centravanti che sia un centravanti vero…ma aspettiamo okaka…io ci credo…poi abbiamo avuto sessioni di mercato sospese causa acquisto in squadra di mexes….chissa’ che non fosse stata studiata a tavolino sta cosa, visto che di ”grano” a trigoria,ormai da tempo, non ne cresce +.ma non cresce neanche + l’erba pero’??? e qui mi verrebbe voglia di perdere del tutto la pazienza!!! e mai possibile che avendo gia dei giocatori con problemi e articolari e muscolari ,si riesce anche a farli allenare su terreni di gioco inadatti???capisco rimaneggiare la rosa di calciatori,ma almeno fateceli vedere giocare a pallone.mi piacerebbe tanto ,ma tanto tanto,vedere in campo questa formazione : ?,?,?,?,?,?,?,?,?……?………… TRANNE LA SFIGA!!!

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  2. Marino sarebbe un colpo perchè almeno conosce il calcio e i calciatori quello che, per me, Pradè non conosce
    Magari per mancanza di esperienza e per mancanza di soldi da parte di chi dico io

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  3. [quote comment=”111952″]Non mi piace la linea del Romanista…[/quote]
    ma dice la verità….nn credo che Pradè sia sotto esame….in quanto complice di Rosellina…..

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  4. Pradè non mi è mai piaciuto. ma fare mercato senza soldi è quasi impossibile e poi mandarlo via per prendere Montali….conoscenze di calcio del signor MOntali??? mah. prenderei cento volte Pierpaolo Marino.
    Detto questo, dall’articolo si capsice che la società è insoddisfatta di Pradè perchè non è stato in grado di vendere, perdipiù giocatori infortunati.come siam messi…. e a gennaio dobbiamo recuperare 15 milioni per fare acquisti???io direi di restare così ormai fino a fine stagione….. e speriamo di andare in champions altrimenti altre due cessioni

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  5. Si Pradè non lo posso vedere, ma il succo che viene mandato via non perché non è stato capace di scoprire giovani talenti, ma perché non siamo stati capaci di vendere altri big oltre Aquilani. raccapriccianti. Sensi, vattene via tu, ci stai portando allo sbando!

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  6. è giusto che tutti siano sotto costante osservazione, pradè incluso, per quanto è giusto ricordare che a pradè viene dato un budget massimo di spesa!…come dice trapattoni “se ho seta faccio cravatte, se ho cotone faccio maglioni”!..quindi non ci si può aspettare che pradè faccia miracoli senza aver un soldo da spendere!
    piuttosto sotto esame dovrebbe esser messa la sensi!…..rosella fatti un bell’esame…di coscienza però!!

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