(BLOG AS ROMA – DONI NON E’ PRONTO – FORZA-ROMA.COM) – Nel calcio moderno, un buon portiere garantisce, nell’arco del campionato, un benefit che va dai dieci ai quindici punti in classifica. Un portiere fenomenale arriva anche a venti – ventidue. E’ evidente che l’indisponibilità di un estremo difensore all’altezza della situazione costituisca un handicap non indifferente. Fin qui siamo nella sfera delle ovvietà. Il passo successivo poggia su un interrogativo sibillino: pallottoliere alla mano, è giusto accelerare il rientro di Doni tra i pali della porta giallorossa? Prima di rispondere, c’è un po’ di confusione da riordinare. Arthur, il sostituto originario, non è un portiere da serie A. Senza troppi giri di parole, manca dei requisiti minimi per essere credibile. Non lo manderemo alla gogna per questo, ma nemmeno lo difenderemo a spada tratta. Pagato il dazio, amici come prima e avanti un altro. L’altro, nella fattispecie, è Julio Sergio Bertagnoli, per la serie: "gli ultimi saranno i primi". Il miglior terzo al mondo, diventato il secondo, quando sono rimasti in due ed il primo, quando ci si è accorti di lui. Subentrando al connazionale ex Siena, ha consentito ai tifosi romanisti di pronunciare sensatamente la parola "portiere". Per carità, niente infamia, ma nemmeno troppe lodi; sapendo che non avrebbe aggiunto nulla di suo, abbiamo sperato che almeno non sottraesse più di tanto. Ed invece, qualche scivolone c’è stato. Continuo a pensare che la partita di Catania, a portieri invertiti, l’avremmo vinta. Infortunatosi in maniera piuttosto seria contro il Napoli, ha provato anche la sensazione di sentirsi il quarto, almeno fino a gennaio, dandoci, inoltre, l’opportunità di conoscere il neo acquisto Lobont. Cinquanta minuti in campo, giusto il tempo per offrirsi degno compare dei colleghi predecessori. A rigor di logica, il ragazzo andrebbe rivisto; sarcastici, al punto da diventare malefici, preferiremmo non rivederlo mai più. Da Doni a Doni, dunque; in mezzo, tutto il nostro raccapriccio. Ma Doni, purtroppo, non è ancora pronto. Brillante e simpatico in sala stampa, a margine di un test, per la verità poco convincente, con la primavera di Alberto De Rossi, il calciatore non si è sottratto alla domanda diretta, regalando una risposta insuscettibile di equivoco: "ho ancora fastidio nel fare certi movimenti. Per domani non ce la farei, ma ci sono ancora dieci giorni per provarci. Cercherò di fare un lavoro specifico sulla gara. Non so dare percentuali. Farò il massimo". A questo punto, non è che restino molte soluzioni: o si torna a rovistare nel caos, o ci si accontenta di un Doni a mezzo servizio. In entrambi i casi, il caro pallottoliere potrebbe dare lo stesso risultato. Perchè allora rischiarlo?