RASSEGNA STAMPA – LEGGO
Da polpaccio a polpaccio, da lesione a lesione. Nella Roma falcidiata da problemi muscolari (otto da agosto ad oggi) entra De Rossi ed esce Keita. L’infortunio patito sabato dal centrocampista africano durante Etiopia-Mali è infatti più grave del previsto e costringerà Garcia a fare a meno di uno dei suoi uomini più in forma per almeno 20-25 giorni, quindi fino alla prossima sosta di metà novembre. I primi esami strumentali, effettuati dallo staff medico della nazionale maliana, hanno evidenziato una lesione al soleo per Seydou che verrà visitato domani a Trigoria per valutare i tempi di recupero. Se, come sembra, dovesse trattarsi di lesione di 1˚ grado Keita salterà 7 partite: Chievo, Samp, Cesena, Napoli, Torino e le due col Bayern.
Una perdita grave che fa arrabbiare la Roma soprattutto per come sono andate le cose. Sia il giocatore sia i medici del Mali infatti sapevano di rischiare molto visto che Keita stava male da venerdì: «Ho sentito dolore appena arrivato in Etiopia e avrei dovuto gestire diversamente la situazione. Se fossi stato in Europa non avrei rischiato, ma questa partita per il Mali valeva troppo e volevo dare il massimo per il mio paese. Farò il possibile per non saltare molte partite con il mio club. Stavo bene, è un peccato restare fuori ora». Un vero peccato per Garcia che non ha gradito l’azzardo di Keita e che finalmente intravedeva possibilità di turn over a centrocampo grazie al recupero di De Rossi e che ora dovrà sperare nella clemenza della sorte nella seconda tornata delle nazionali che vedrà impegnati 8 giocatori giallorossi.
Negli ultimi anni la sosta ha portato spesso brutte notizie a Trigoria: dal grave infortunio di Burdisso agli stop di De Rossi passando per i vari Pjanic, Strootman, Bradley e Destro. A far tornare il sorriso al tecnico, oltre al ritorno di Capitan Futuro, ci sono i recuperi di Astori e De Sanctis (in 5 partite senza Morgan la Roma ha raccolto 1 vittoria, 1 pareggio e 3 sconfitte). E soprattutto i progressi di Castan. Il brasiliano, colpito ormai un mese fa da un problema ben più grave dell’otite, è stato sottoposto a una forte terapia farmacologica che ha funzionato ma che l’ha debilitato. Il peggio sembra passato e il difensore tornerà gradualmente ad allenarsi per rientrare in campo prima di Natale.