Le parole del tecnico francese della Roma, Rudi Garcia.
Inizierà tra poco.
Sky: 19 punti di differenza fra Milan e Roma, qual è il grado di difficoltà del match?
Tutti sanno che questa squadra ha giocatori di alto livello. Non si può passare il girone di Champion’s senza avere giocatori forti. Giocare a Milano poi è anche più difficile. Andremo lì per vincere e per prendere i 3 punti, nonostante sappiamo che sarà dura. E’ nostra ambizione.
Allegri prima ha fatto gli elogi a Totti ma anche alla rinascita di De Rossi. Totti è pronto per giocare dal 1′?
Sicuramente con Francesco siamo più forti, ma sia il Capitano sia Destro non hanno 90′ nelle gambe. Vedremo. Una cosa interessante è che il Capitano si è allenato tutta la settimana. Scorsa gara non era il caso, così sembra più pronto per aiutare la squadra, per dare il meglio. Non è al 100%, è normale, ma la cosa bella è che è tornato. Per il gruppo, per la forza della squadra, molto meglio con lui.
Mediaset: domani potrebbe essere la svolta per il campionato? In quel modo ci sarebbero solo due squadre per il campionato.
Ci sono altre squadre, ci sono Napoli ed Inter, c’è la Fiorentina…c’è ancora tempo, siamo lontani dalla fine del campionato. Non pensiamo a cosa farà la Juventus, o alle altre, noi pensiamo solo alla nostra, che arriva domani. Siamo pronti, abbiamo giocato una grande partita contro la Fiorentina. Buon passo in avanti dal punto di vista matematico, ma serve un altro passo domani, e serve un buon risultato a Milano.
Sport Uno: finora l’unica partita che non ha giocato Pjanic è stata quella di Bergamo. Quanto conterà la sua assenza? Sarà la rpima volta senza di lui.
Già a Bergamo era quasi costretto. Non fa niente, non penso così. Perché pensare all’assenza di Miralem? Non può giocare. Pensiamo positivamente a chi ci sarà, che non saremo più deboli con un altro giocatore, forse fuori casa e con un giocatore differente sarà meno forte tecnicamente ma più forte sul piano fisico. Dobbiamo vedere queste cose, penso sempre positivamente. Totale fiducia nei miei giocatori. Sempre detto: se non c’è uno, c’è l’altro. 15 gare senza perdere non si fanno in 11. Non cambierà niente, fino ad ora chi è entrato ha fatto bene. Conta la squadra, non il singolo.
Il giornale: oggi giornata importante per la fine dell’anno?
Non bisogna pensare all’ultima gara dell’anno. Pensiamo a questa. Ogni giornata è importante, da qui fino alla fine, ma nessuna è decisiva. Forse sul piano psicologico, quando batti la Fiorentina è una vittoria più importante, ma solo un fatto psicologico. Può aiutare o no. Bella gara contro il Milan. Noi vogliamo giocare il nostro gioco. Una squadra che si qualifica per gli ottavi di finale di Champion’s può essere solo una squadra di buon livello, con talento. Lo dico ancora: abbiamo ambizione, giocheremo con ambizione.
Leggo: volevo sapere da lei se l’eliminazione del Napoli e della Juventus alla lunga sarà un bene o un male.
Non lo so. Forse un vantaggio, forse uno svantaggio, ma è un problema loro. Giocheranno comunque l’Europa League. E quando va avanti questa competizione ci sono squadre molto forti. E non è una coppa europea di basso di livello, perché vincere l’Europa League…io firmo oggi per vincerla. Per loro è lo stesso.
Italia Sera: lei sceglie di far giocare gli 11 titolari a prescindere dai diffidati, ma sono 5. Influenzerà la cosa?
No, non cambierà niente, ne abbiamo già parlato. Non cambierà nulla sulla prestazione del diffidato. Bisogna solo giocare, forte, e non pensare a questa cosa. Quando succede una squalifica, gioca un altro. E’ meglio non prendere 3-4 squalificati tutto insieme, ma è l’unica cosa.
Corriere della Sera: che sia una gara importante, si vede dalle parole del presidente Berlusconi. Nella sua carriera lei ha avuto un presidente come Berlusconi? Che idea si è fatto di questo personaggio?
No, non conosco il signor Berlusconi. Non posso dire niente su di lui, sono qui da 5 mesi, ho tante cose da fare sulla mia squadra che non ho visto gli altri presidenti. Il mio è importante, James Pallotta, uomo di un grande livello. Il presidente ha un ruolo da giocare, sempre, ma è un ruolo normale, niente di più da dire su questa cosa.
Mai avuto uno che influiva sulle sue scelte?
La relazione fra allenatore e presidente è fondamentale. E’ sempre stato così, è un rapporto molto importante. A volte possiamo fare un gioco di ruolo, io posso fare il gentile e lui il cattivo e viceversa, ma bisogna essere molto vicini e così possiamo fare una cosa importante per la squadra, soprattutto psicologicamente.
Il tempo: Benatia, De Rossi e Gervinho hanno detto che puntano allo Scudetto. Lei no…
Perché vedremo alla fine. Non dico una cosa diversa, dico che dobbiamo fare lo sprint finale con le squadre favorite. Vedremo cosa succederà, ma perché mettere una pressione supplementare sulla squadra? Vogliamo arrivare più in alto possibile, anche primi, ho detto che non siamo programmati per questo, ma non vuol dire che non ci finiremo. Ci sono tanti punti da prendere, da qui alla fine. Ce la metteremo tutta, lo vedremo alla fine. Non manchiamo di ambizione e forse lo sono più di tutti.
Rai Sport: il Milan si è qualificato, ma ha giocato in 10 quasi 90′. Sarà stanco?
Non lavoro con loro. Hanno avuto 5 giorni di tempo, ma giocare oltre un’ora in 10 non è mai facile. Può essere un parametro che influenzerà la nostra gara. Dovremo sfruttare ogni occasione, ogni loro mancanza. Hanno giocato bene, è difficile giocare in 10 e lo hanno fatto bene. In campionato è differente, vedremo.
Gazzetta dello Sport: giudizio su Balotelli e Kakà?
Che dire? Sono grandi giocatori, lo sappiamo tutti. Balotelli può segnare in ogni momento, Kakà è un giocatore come piacciono a me, è completo, è un giocatore di calcio, ma dobbiamo fare tutto per non lasciare spazi a questi due giocatori. Il Milan non è solo Kakà e Balotelli, eh. Se prendete tutti i giocatori uno per uno, sono tutti forti, ma per noi non cambia niente. Giochiamo a Milano per vincere, noi siamo forti, e sarà una bella gara per tutti, per noi lo sarà se vinceremo.
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