Anche i giornali del nord hanno riportato la notizia della vendita della As Roma a Vinicio Fioranelli.
TUTTOSPORT: Roma, vicina la cessione a Fioranelli
Il mercato scommette sull’imminente chiusura della trattativa avviata da Vinicio Fioranelli per l’acquisto della As Roma e mette le ali al titolo del club giallorosso. Le azioni chiudono con un rialzo del 14% a Piazza Affari, con tre milioni di pezzi passati di mano: un volume triplo rispetto alla media dell’ultimo mese. Sono in molti a ritenere che le trattative siano finalmente arrivate in dirittura d’arrivo, con Mediobanca che sta finalizzando la propria analisi sulla qualità e solidità dell’offerta, e delle relative garanzie, messe sul piatto da Fioranelli. «Sono ancora in corso le verifiche da parte di Compagnia Italpetroli e del proprio advisor finanziario Mediobanca in merito alla concretezza dell’interesse a suo tempo rappresentato dal Signor Fioranelli, in nome e per conto di una società di diritto svizzero», ha spiegato oggi Italpetroli, controllante della As Roma in capo alla famiglia Sensi, con riferimento al miliardario elvetico Volker Flick. Il vero nodo da risolvere è proprio quello delle garanzie presentate da Fioranelli e al vaglio di Mediobanca, che secondo alcune ricostruzioni di stampa non avrebbero convinto a fondo Unicredit, creditrice e azionista di minoranza di Italpetroli. Nonostante questo, nelle ore successive al comunicato di Italpetroli è partito il tam-tam su Internet, con alcuni siti che danno già per certa la cessione alla cordata Fioranelli-Flick per una cifra che si dovrebbe aggirare intorno ai 210 milioni di euro ed un’ufficialità attesa, al massimo, per lunedì mattina.
Gazzetta dello Sport: La Roma a Fioranelli, lunedì l’ultimo atto
Ieri il passaggio decisivo, che ha fugato ogni dubbio: Vinicio Fioranelli nella sede milanese di Mediobanca. L’agente italo-svizzero si è presentato dai vertici di Piazzetta Cuccia con il deposito da versare alla Spafid, la fiduciaria di Mediobanca. 201 milioni di euro per il 67% circa del club giallorosso, la quota in mano ai Sensi. Era la prova di liquidità che mancava alla cordata per convincere le banche e mettere le mani sulla Roma. Il passaggio di consegne non è ancora ufficiale, lo diventerà quando Mediobanca certificherà il deposito di Fioranelli (che oggi è atteso nella capitale). Lunedì, martedì al massimo, quando anche la Sensi firmerà. Poi, sarà il momento di lanciare un’Opa totalitaria, perciò l’operazione complessivamente costerà al gruppo Fioranelli circa 300 milioni. «Ci siamo» Considerati i precedenti (i russi della Nafta Moskva nel 2004, George Soros un anno fa, trattative date per fatte, poi saltate), vale la pena pazientare un altro weekend prima di dire con certezza «è chiusa». L’ultimo passaggio — la certificazione di Mediobanca — dovrebbe eliminare il «quasi», a meno di colpi di scena che a questo punto sarebbero davvero clamorosi. E in effetti da ieri, e per la prima volta in questa lunga telenovela, tutto i rumors vanno nella direzione di un passaggio di consegne imminente dopo 16 anni di gestione Sensi. Anche quelli provenienti da UniCredit, dove ieri fonti autorevoli confermavano che «le cose si stanno muovendo con grande velocità, aspettiamo di vedere cosa accade nelle prossime ore, la nostra priorità resta rientrare del debito di Italpetroli. Comunque ci siamo».