Alberto De Rossi, tecnico della Primavera della Roma, al Corriere dello Sport punta la sua attenzione sui talenti che il settore giovanile della As Roma ha la possibilità di poter già consegnare all’organico della prima squadra.
Alberto De Rossi, iniziamo dalla fine, dall’eliminazione contro l’Udinese. Quanto rimpianto c’è per non potersi giocare fino alla fine le chance scudetto?
Quando si perde c’è sempre rimpianto. Ci dispiace non esserci, ma siamo estremamente contenti di quanto hanno fatto nel corso della stagione questi ragazzi. Da settembre ad oggi hanno messo in mostra una crescita esponenziale. Questi sono ragazzi straordinari e pur avendo giocato spesso contro squadre più esperte, la differenza d’età non l’hanno mai fatta percepire.
E poi il vostro scudetto l’avete vinto con l’esordio in serie A di Crescenzi e D’Alessandro.
Si, loro sono il nostro scudetto. Anzi, è l’unico obiettivo che bisogna inseguire in un settore giovanile. Poi si cerca di arrivare più in alto possibile perchè si partecipa ad un campionato e perchè c’è una classifica, ma l’unico obiettivo reale è costruire giocatori pronti per la prima squadra.
Secondo lei questi ragazzi sono già pronti per il calcio dei grandi?
Questo non lo decido io, ma lo staff della prima squadra, che osserva questi ragazzi tutti i giorni e li porta a lavorare con se. L’esempio sono proprio Crescenzi e D’Alessandro.