Kevin Strootman, la scheda

È abituato a comandare. Capitano del PSV Eindhoven, capitano dell’under 21 olandese, ma, soprattutto, capitano della nazionale maggiore del suo paese. Tutto questo a soli 23 anni (è nato il 13 febbraio 1990). Kevin Strootman è uno dei prodotti migliori del calcio europeo, non a caso è il pupillo del commissario tecnico “orange”, Louis Van Gaal. “Strootman è un esempio in campo e fuori”, ha detto di lui l’allenatore ex Barcellona e Bayern Monaco per spiegare la decisione di affidargli la leadership dell’Olanda: mai nessuno prima di Kevin aveva indossato la fascia così giovane. Con la rappresentativa dei grandi ha collezionato 18 presenze.

È un centrocampista centrale duttile, bravo a disimpegnarsi in tutti i ruoli della linea mediana, grazie ad un’ottima tecnica di base (è un mancino) e una presenza fisica (1.87 per 78 kg) alla Vieira o alla Van Bommel, per fare un esempio a lui più vicino. È abile anche nelle percussioni centrali per dettare l’ultimo passaggio all’attaccante o trovare in prima persona la via della rete.

Muove i primi passi nel VV Rijsoord e nello Sparta Rotterdam. Nel gennaio 2011 va all’Utrecht, dove resta fino a fine stagione mettendosi in luce. Ma la vera svolta arriva l’estate dello stesso anno: viene ingaggiato dal PSV Eindhoven e gli viene affidata la fascia di capitano. Debutta in campionato da titolare in AZ Alkmaar-PSV Eindhoven 3-1 e in Europa League il 15 settembre contro il Legia Varsavia (1-0). Segna il suo primo gol ufficiale il 24 settembre in PSV-Roda JC 7-1. Con il club biancorosso conquista una Coppa d’Olanda (2011-2012) e una Supercoppa (2012). Strootman, dopo Stekelenburg, è il secondo calciatore olandese della storia della Roma.

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