De Rossi, finalmente Capitan Presente

Confermato dalla società, confermato a gran voce da Rudi Garcia (unica individualità sul quale si è soffermato in conferenza stampa, definendolo “giocatore dal grande talento”), il quale ha intenzione di fargli girare intorno tutto il centrocampo, confermato da una parte di tifosi che continua a schierarsi dalla sua parte, anche e soprattutto dopo i continui attacchi che certi giornalisti, e non solo, gli rivolgono quasi quotidianamente. Inutile dire che non sia vero o che sia “misterioso” l’oggetto di questo sfogo: fanno tutti finta di niente, ma è solo perché degli inguaribili buffoni. Chi parla male di De Rossi OGNI GIORNO lo sa. Accuse di ogni tipo, dalle voci che lo volevano aver allontanato Spalletti prima e Luis Enrique poi, fino al dente strappato dalla “mafia”, agli sfregi sul braccio coperto o sul volto, fino ai racconti su un De Rossi che andrebbe a bere ogni sera, fino all’etichetta di “Capitan Ceres“. Ovviamente aborro tutto questo. De Rossi fuori dal campo ha fatto qualcosa che non è piaciuto ad alcuni figuri, denunciando alcune “magagne”, seguito a ruota da Spalletti, Doni ed anche Artur, che lo ha detto dal Portogallo. Tutti matti? non facciamo i finti tonti, perché la verità è sotto gli occhi di tutti. De Rossi ama la Roma come nessun altro giocatore e questo è fuori di dubbio, anche se qualcuno ha provato anche a far passare l’idea contraria. Pensare che qualcuno pensi, SINCERAMENTE, che De Rossi s’impegni solo con la maglia dell’Italia mi fa piangere e ridere. De Rossi è quello delle dichiarazioni inventate (“la maglia dell’Italia è la mia seconda pelle”, mai detta) o delle dichiarazioni censurate: alla fine della stagione 2011/2012, De Rossi disse: “chi vuole far passare questa stagione come la peggiore di sempre, lo fa per un proprio tornaconto personale; io qui sono arrivato anche quintultimo” ed il giorno dopo nessun giornale riportò queste parole. Questa è cronaca, ma andiamo avanti, pensiamo al campo. L’anno prossimo, Capitan Futuro diverrà Capitan Presente: prossimo anno Francesco Totti inizierà la stagione da 37enne, mentre per De Rossi dovrà essere la stagione del riscatto, dopo aver giocato solo 1756 minuti (minutaggio da circa 20 partite, nda) nella passata stagione e per di più continuamente al centro del caos tattico legato a Zeman ed al suo impiego. Dovrebbe tornare al centro del campo, da mediano, come con Luis Enrique, una delle stagioni migliori di DDR. Nel calcio non si sa mai, ma ad oggi immaginiamo di vedere, il prossimo anno, più volte la fascia di capitano al braccio di De Rossi che non a quella di Francesco Totti. La stagione del salto, del cambio generazionale, del cambiamento, del trapasso, del cambio di testimone. Da oltre 10 anni De Rossi vive con il soprannome di “Capitan Futuro” e l’anno prossimo, Capitano, lo sarà davvero.

Photo Credits | Getty Images

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