L’intervista integrale di Philippe Mexes, difensore della Roma, a Roma Channel. Il giocatore ha oggi rinnovato il contratto con la Roma fino al 2011. Questo il testo del comunicato della società dopo l’accordo raggiunto: "L’A.S. ROMA S.p.A. ed il calciatore Philippe Mexès rendono noto, con reciproca soddisfazione, di aver raggiunto un accordo per il prolungamento del contratto economico per le prestazioni sportive del calciatore, che vestirà la maglia giallorossa a tutto il 30 giugno 2011. L’accordo raggiunto di durata quadriennale, con scadenza al 30 giugno 2011, prevede il riconoscimento al Calciatore di un compenso lordo di 4,5 milioni di euro, per la stagione sportiva 2007/2008, di 4,65 milioni di euro, per la stagione sportiva 2008/2009, di 4,8 milioni di euro, per la stagione sportiva 2009/2010, e di 5 milioni di euro, per la stagione sportiva 2010/2011, oltre a premi individuali al raggiungimento di prefissati obiettivi sportivi".
E’ arrivata la tua firma, finalmente…
L’anno scorso avevo sempre detto che il contratto si sarebbe fatto tranquillamente. Io ho una parola e la tengo. Sono arrivato qui due anni, ci sto benissimo, voglio fare grandi cose con questo gruppo. Spero di crescere rispetto alla scorsa stagione e sono molto felice di aver rinnovato il contratto.
Ti sei subito inserito in questa città?
E’ una città veramente eccezionale. Quando vedi il sole la mattina quando ti alzi, è bellissimo. Poi la gente è calda, è simpatica, ricorda quella di Tolosa, da dove vengo io. Ti stanno sempre tutti vicini e ti aiutano a superare i momenti difficili.
Di Roma città che cosa ti è piaciuta?
Quando vedi il Colosseo, ti emozioni. Roma è storica, la vedi sui libri di storia. E’ tutta Roma che è così, a Parigi c’è solo la Tour Eiffel. Roma è il massimo che puoi trovare in Europa e nel mondo. E’ eccezionale.
Tu hai vissuto l’ascesa tecnica della squadra. Sarà migliore la prossima stagione?
Abbiamo fatto una grandissima stagione e ora abbiamo voglia di crescere ancora di più. Questo è un gruppo eccezionale, nonostante all’inizio sia stato molto difficile per la lingua diversa. Devo ringraziare la società, per il lavoro fatto in questi tre anni, e anche il mister. Speriamo di continuare così a lungo.
Vi rendete conto della bontà del lavoro in allenamento?
Andiamo tutti verso la stessa direzione. A forza di provare, riusciamo a fare belle giocate. Ci manca ancora qualcosa per fare un passo avanti, forse la continuità.
Quindi c’è ancora qualcosa da raggiungere?
Non ci dobbiamo mai accontentare, il lavoro paga. Noi vogliamo crescere di più e sarà dura perché quanto fatto la scorsa stagione è passata. Ma sono fiducioso.
Questo per te è un anno importante: oltre la Coppa Italia, anche la figlia in arrivo…
Io sono molto felice, la nascita di un figlio è il più bel trofeo che c’è. Devo ringraziare la mia famiglia e la mia ragazza.
Enzo, tuo figlio, parla più italiano o francese?
Più italiano, anche perché va alla scuola italiana. Lo parla anche meglio di me. La piccolina nascerà in Francia, c’è tutta la famiglia lì, è meglio.
Non poniamo limiti: speriamo possa restare qui anche oltre il 2011…
Non poniamo limiti…
La Coppa Italia l’avete voluta vincere a tutti i costi?
Assolutamente. Nonostante abbiamo fatto una grande stagione, mancava un trofeo. Questa coppa rappresenta tanto per noi. Il 7-1 di Manchester resta dentro, ci dispiace per quell’episodio.
Forse il 7-1 ha finito per oscurare una stagione molto positiva… Avete vinto anche a Lione.
Quella è stata una partita perfetta. Siamo andati a Lione fiduciosi e concentrati. La gara di Manchester è stata sbagliata, servirà per fare meglio quest’anno.
Hai ancora il pensiero della nazionale francese?
E’ una sfida ancora aperta. Io ci penso sempre, ma se non ci soto non fa niente. Mi alleno con la squadra tranquillamente.
Andrai in vacanza soltanto dalla tua famiglia, visto che è in arrivo la figlia?
Non si può andare via. Ci riposiamo un po’ con la famiglia e poi si riparte a luglio.
E’ molto importante per te la famiglia, vero?
Per me conta tanto. Non mi vedono come un calciatore, ma come il figlio più piccolo. Il calcio arriva dopo. Mi chiedono sempre se mi sono fatto male…
Se non avessi fatto il calciatore, quale mestiere avresti fatto?
Il vigile del fuoco.
Allora ora dovrai spegnere il fuoco dei centravanti avversario… Chi ti ha dato più problemi quest’anno?
Crespo. Non è facile contrastarlo, devi essere sempre concentrato per ostacolarlo.
L’anno prossimo che campionato sarà? Più difficile?
Non credo più difficile, ci saranno sempre 19 squadre. Noi siamo capaci di tutto: di vincere contro il Milan e perdere contro l’Ascoli. Tutte le partite saranno molto importanti.
L’obiettivo qual è? Quello di migliorare contro le piccole squadre?
Certo. Dobbiamo fare questo passo avanti per avere più continuità.
Hai sempre avuto un affetto particolare per Franco Sensi?
E’ una persona eccezionale, questa coppa la merita, vederlo sempre ti dà la pelle d’oca. E’ una persona unica. Io sono arrivato a Roma con un po’ di storie, se un giorno dovessi andare via dalla Roma dovrà essere una festa. Io ci tengo a questa maglia e a questi compagni.
Fonte Il Romanista