Per il Genoa possibile assenza anche di Jankovic, Manfredini e Portanova

Secondo quanto riporta Il Secolo XIX il Genoa potrebbe affrontare la Roma con più assenti del previsto. Oltre all’assenza di Granqvist e Matuzalém, assenti per squalifica, potrebbero anche mancare Manfredini e Portanova. Il primo si è bloccato durante il riscaldamento pre-gara mentre il secondo ha una piccola contrattura alladduttore.

Jankovic, in gol anche nella sfida d’andata, problemi di pubalgia ma in extremis potrebbe giocare. Per tutti e tre i giocatori le condizioni verranno valutate nel corso della settimana considerando che la gara contro i giallorossi sarà disputata domenica prossima alle 20.45.

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24 commenti su “Per il Genoa possibile assenza anche di Jankovic, Manfredini e Portanova”

  1. Scrivo un unico commento perchè poi devo uscire…

    IO CREDO IN QUESTO SCEICCO… ❗ ❗ ❗
    questo NON è un altro caso Fioranelli, sono prontissimo a mettere 2 mani sul fuoco…

    1) Lo sceicco se avesse solamente voluto far alzare le quote avrebbe fatto emergere molto prima la trattativa, invece l’ha tenuta nascosta per 1 anno e mezzo…

    2) Il fatto che abbia provato a prendere la Roma anche 2 anni fa è una garanzia di quello che dice, infatti, si dimostra coerente tant’è che si definisce “tifoso della Roma”

    3) Si è esposto in prima persona, oggi per la seconda volta, rivelando il suo desiderio di entrare nella Roma e questo, se non fosse vero, sarebbe molto grave per la sua reputazione… Inoltre il discorso dell’eredità, se analizzato, calza perfettamente…

    Quindi:
    – se ha i soldi e lo dimostra, entra in società…

    – se non li ha non entra e la Roma cercherà altri investitori…

    Quindi dal lato pratico, la Roma non perde nulla, può solo guadagnarci ❗ ❗ ❗

    P.S. Io, però, per i motivi sopra citati, sono sicurissimo che alla fine entrerà in società…

    FORZA ROMA e BUON POMERIGGIO A TUTTI!!!

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  2. Certo, non è proprio agevole capire chi sia Qaddumi. Cominciamo dall’ultima sua creazione italiana. Nel 2011, infatti, ha costituito a Roma la Amyga Oil & Gas srl con buona parte dei componenti della sua famiglia. L’oggetto sociale parla di una holding di partecipazioni, ma la vita della società è talmente breve che l’unico bilancio depositato racconta poco. Con un curioso dettaglio. Il 16 maggio del 2011, infatti, è stato sottoscritto un contratto preliminare per la costituzione e di una società di diritto saudita, la «Assir Hi Tech International Group for Commerce Industry and Contracting Ltd». Ebbene, il documento contabile, approvato nel corso del 2012, riferisce che il preliminare prevede la partecipazione futura al 54% del capitale della nuova società, con versamento da parte della Amyga Oil & Gas di 2 milioni di dollari. Operazione che, a questo punto, potrebbe essersi completata. Nel capitale della Amyga Oil & Gas, dopo tutti i componenti della famiglia Qaddumi, troviamo con l’1% la Ipe – Italiana produzione energia, società che fa capo al commmercialista Gualtiero Giannini, al cui indirizzo romano di trova la sede della holding. E con un altro 1% c’è la Global Service International, società di consulenza detenuta al 95% da Giuseppe Deiana.

    Poi c’è la Amyga srl, nata nel 2005 sempre a Roma (con sede secondaria a Perugia dove lo sceicco ha la residenza) per effettuare tutte le attività di raffinazione, trasformazione e trattamento del petrolio. Questo, almeno, dice l’oggetto sociale. Nonostante i sette anni di vita, però, presso gli archivi della camera di commercio non risulta depositato alcun bilancio. Qualche curiosità spunta fuori nell’azionariato. Nella Amyga, infatti, il 60% è in mano allo stesso Qaddumi, mentre il restante 40% fa capo a Gerardo Catelotti, nato in provincia di Varese, che è anche consigliere di amministrazione della società. A carico di Catelotti, sempre sulla base dei dati di conservatoria, emergono ben quattro decreti ingiuntivi per importi che variamo tra i 34 e 205 mila euro, tutti a favore di istituti bancari (Hypo Alpe Adria Bank, Credito bergamasco, Banca popolare di Intra e Intesa Sanpaolo). Ai quali si aggiunge la registrazione di due verbali di pignoramento immobiliare, entrambi a favore del Credito bergamasco.

    Infine Qaddumi risulta essere titolare del 50% di un’altra holding, la Technofin, costituita nel 2003 a Gallarate, in provincia di Varese. Anche nel caso della Technofin, che risulta inattiva, è impossibile trovare traccia di bilanci depositati. L’unico dettaglio che si può aggiungere riguarda i soci di Qaddumi: Sandro Toffoletto al 30%, Angelo Attolini al 15% e Roberto Bedendo al 5

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      • si in effetti basta aspettare, però devi ammettere che oramai è diventata “la notizia”…e tutti si chiedono, ma questo chi è? L’erede universale o un cazzaro universale?

        :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

  3. In campana a Sborriello…ieri ho visto Frey fare una paio di parate eccezionali. Comunque, se giochiamo come nelle due ultime gare, siamo più forti del Genoa.

    Daje Roma recuperiamo il terreno perduto!

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