Adesso basta, Mourinho gioca con il fuoco, l’allenatore dell’Inter ha usato parole pesanti nei confronti della Roma, dei suoi giocatori, di Spalletti, nella conferenza stampa alla vigilia di Inter-Sampdoria, di coppa Italia. Mourinho usa un linguaggio improprio, quando parla della Roma e del suo allenatore Luciano Spalletti. Ora si stà esagerando, a Mourinho piace farsi notare, del resto dice di parlare bene l’italiano ma una frase di senso compiuto non l’ha mai detta, e proprio per questo motivo che deve pesare le parole. Mourinho ha fatto capire che Spalletti è uno di quelli che è pagato dalle televisioni per parlare, mentre lui parla perchè costretto dal contratto, e se l’Inter giorno non lo facesse parlare per lui sarebbe bellissimo. : «Nessuno parla della Roma, che con il centrocampo più forte d’Italia non vincerà nulla, del Milan che chiuderà con zero titoli, della Juve che ha avuto tanti punti per errori arbitrali, ma tutti parlano di Balotelli, che è entrato in area puntato da due giocatori: il rigore c’era, al massimo si poteva dire che era dubbio. Ma non è stato così. L’unica partita che l’Inter ha vinto con un favore arbitrale è stata a Siena e io a fine gara ho detto che avevamo vinto con il fuorigioco. Così il giorno dopo un altro allenatore che guarda sempre cosa fa Mourinho, che gli piace tanto guardare Mourinho, ha detto che anche la sua squadra, che ha la maglia bianconera, aveva vinto con un errore dell’arbitro…».«A me non piace la prostituzione intellettuale, mi piace l’onestà intellettuale». Josè Mourinho attacca. «Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia stata una grandissima manipolazione intellettuale- esplode l’allenatore dell’Inter- un grandissimo lavoro organizzato di manipolazione di un mondo che non è il mio. È questo perchè ci lavoro, ma non è il mio. C’è stato un grandissimo successo negli ultimi due giorni, non si è parlato di una Roma che finirà con zero titoli, di un Milan che chiuderà la stagione con zero titoli, di una Juve che ha conquistato tanti punti con favori arbitrali. Si è parlato di Balotelli e di un rigore che c’è. O al massimo non si può dire con certezza che non c’è». Mourinho poi conclude forse con la parte più offensiva rivolgendosi a Spalletti: "Io sono obbligato a parlare con voi dal contratto che ho con l’Inter, a Spalletti lo vedo sempre, prima e dopo, parla con chiunque, a me non piace essere pagato per parlare, lui è amico della D’Amico, di Mauro, io no, io lo faccio solo per contratto, sono costretto a farlo, se l’Inter un giorno decidesse di non farmi parlare, io sarei felicissimo".