Andata ottavi di finale Champions League, Chelsea-Juventus: 1-0 decide un gol di Drogba. È questo il caloroso benvenuto che Stamford Bridge riserva al suo ex allenatore, Claudio Ranieri. Tanto basta al Chelsea per battere la Juve e consegnare a Hiddink un debutto vincente in Champions League. Scolari è ufficialmente il passato, Torino il futuro, dove i Blues si giocheranno il passaggio ai quarti tra due settimane. Con un gol da difendere, che non è una certezza ma nemmeno tanto male. Lo sa anche la Juve, che a Londra si traveste da provinciale per giocarsi tutto all’Olimpico. Ma per passare il turno, questa volta i bianconeri dovranno segnare. Facile per tutti, apparentemente non per la Juve, che in Europa non la mette dentro dal 5 novembre scorso, quando proprio in Champions si impose 2-0 a Madrid sul Real. Tempi lontani, perchè a Londra la squadra di Ranieri non brilla, regala un tempo al Chelsea (il primo), per svegliarsi nella ripresa. Tardivo, però, risulta l’ingresso di Trezeguet, che con soli 8′ da giocare non riesce a lasciare il segno. Eppure Ranieri gioca a carte scoperte e a Stamford Brigde presenta per 10/11esimi la formazione annunciata alla vigilia. L’unica eccezione è rappresentata da Mellberg in difesa, all’ultimo preferito a Grygera. Trasparente anche Hiddink, che schiera un centrocampo tutto velocità, muscoli e fantasia, con Mikel a ispirare le galoppate di Ballack e Lampard. Qualche novità c’è nel posizionamento del tridente, dove Kalou gioca largo a destra, ma in fase di non possesso aiuta non poco i colleghi di centrocampo. Poi Anelka esterno alto a sinistra. Una soluzione studiata per un solo motivo: aprire la difesa bianconera e consentire a Drogba inserimenti per vie centrali.
