Tre sberle di Mutu da far vedere le stelle

Tre sberle di Mutu da far vedere le stelle. La Fiorentina continua così a rimanere aggrappata a quelle della Champions, mentre il Genoa si ritrova tramortito dall’inaspettato 3-3 finale di Marassi, con la rimonta all’ultimo secondo firmata dall’attaccante romeno. Una tripletta, quella del numero 10 viola, messa a segno nell’ultima mezz’ora, con i rossoblù in dieci per un’ora dopo il doppio giallo a Biava, ma comunque avanti grazie alle reti nel primo tempo di Thiago Motta e Palladino e al rigore di Milito ad inizio ripresa. Un 3-0 parziale che lasciava presagire la nuova scalata al quarto gradino della squadra di Gasperini, che invece resta ancora dietro ai viola di una lunghezza. Mentre la Roma, battuta a Bergamo, è precipita al sesto posto. Una vittoria che sembrava decisa, vista anche l’imbattibilità interna del Genoa (ora 8 vittorie e 4 pareggi) e la lenta reazione della Fiorentina dopo l’espulsione di Biava alla prima mezz’ora, quando già è sotto di un gol. Perchè dopo 12′, il Genoa passa subito al termine di una veloce azione corale: dopo una serie di scambi da una parte all’altra, sulla destra Rossi appoggia per Thiago Motta, triangolo veloce con Milito fermo al limite, sponda di ritorno per il brasiliano che di sinistro infila in diagonale Frey. Per Motta è il terzo gol stagionale. Per la Fiorentina, invece, è solo il sintomo che qualcosa non funziona. Neanche con l’ottimo Jovetic trequartista alle spalle di Mutu e Gilardino. L’assenza in mezzo al campo dello squalificato Felipe Melo, inoltre, non viene compensata a dovere da Donadel, in affanno in fase di contenimento. Proprio come in occasione del raddoppio genoano al 38′, quando l’ottimo Mesto (giunto alla presenza numero 200 da professionista) se lo trascina per metà campo, prima di superare anche Dainelli sulla destra dell’area e appoggiare al centro per l’accorrente Palladino, che deve solo appoggiare in porta per la sua seconda rete in campionato. Una bella soddisfazione per il numero 10 ligure, che Gasperini ha voluto titolare dopo due mesi sulla sinistra dell’attacco insieme a Milito e Mesto. La scelta porta buoni frutti, ma nella ripresa Palladino esce per far spazio alla copertura offerta da Milanetto. Ancora una volta l’avvicendamento sembra azzeccato, con Criscito che, arretrato sulla sinistra, al 10′ non rinuncia a un’incursione in area che fermata bruscamente da Gamberini. È il rigore che Milito trasforma con un piatto basso alla sinistra di Frey. E sembra fatta. Gol numero 15 in campionato che permette al Principe si staccare Gilardino (14 reti) nella classica dei bomber, guidata ancora da Di Vaio (16). L’attaccante di Biella non riesce a trovare spazio nel primo tempo (solo una conclusione al volo, alta al 45′), ma al quarto d’ora della ripresa si procura un altro rigore resistendo fino a perdere l’equilibrio sulla pressione di Bocchetti. Con una forte conclusione alla sinistra di Rubinho dal dischetto, quindi, Mutu accorcia le distanze. La Fiorentina si sveglia così dal letargo e Jovetic prova a darle qualche possibilità di rimonta. Il Genoa si chiude, rinunciando ad attaccare nel tentativo di non lasciare spazi all’assalto viola. Al 35′, però, su un calcio di punizione dal limite, la traiettoria di Mutu prima sbatte sulla barriera, poi sul pugno di Rubinho e infine sulla traversa, prima di rimbalzare oltre la linea. È il 3-2, lo start all’ultimo assedio della Fiorentina. Un inseguimento che si conclude poi nell’ultimo minuto di recupero, quando Mutu piazza di destro a fil di palo un pallone rimpallato all’altezza della lunetta. Un colpo al cuore per tutto il Ferraris, con il Genoa stremato che finisce definitivamente al tappeto. Dagli spalti piove anche qualche monetina all’indirizzo dell’arbitro, con qualche giocatore del Genoa eccessivamente nervoso nelle proteste. La rete numero 11 di Mutu in campionato, invece, risolleva le sorti della Fiorentina. Dopo tre vittorie consecutive, per i viola un pareggio altrettanto prezioso. Che per adesso brilla di Champions.

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